Sandro Veronesi si fa latore del dialogo tra Asor Rosa e Vinicio Capossela su come la letteratura si faccia musica. Capossela racconta le influenze di John Fante e Sherwood Anderson. «A me i grandi autori fanno sempre un po’ male perché aprono un varco tra noi e quell’altra parte della vita», dice il cantautore, che a un’obiezione di Veronesi sul furto letterario replica «I grandi libri contengono già delle canzoni, Moby Dick è pieno di canti e Billy Budd termina con una ballata». (Sandro Veronesi, pag. 57, 20-12-11, la Repubblica)