Muovendosi con agio dalla geografia all´architettura, dall´archeologia alla letteratura, e combinando queste conoscenze teoriche con esperienze sul campo, Petrarca, pur rimanendo in pieno un uomo del suo tempo, sembra prefigurare la perimetrazione ideale di una compiuta «percezione estetica della natura». Così Carlo Tosco parla del Petrarca architetto nel suo “Petrarca: paesaggi, città, architetture” (Quodlibet).
(Franco Marcoaldi, pag. 49, la Repubblica, 13-1-12)