Erano tempi cupi, in cui al dubbio – motore di qualsiasi processo intellettuale e di conoscenza – si preferiva di gran lunga la certezza, una qualsiasi. Per fortuna restavano le librerie, questi luoghi in cui il pensiero unico non l’avrebbe avuta vinta così facilmente. L’uomo varcò la soglia e raggiunse speranzoso un commesso.
– Avrei voglia di un bel libro, – disse, semplicemente.
Il commesso si allargò in un sorriso.
– Le consiglio Giovanni Bittetto, – rispose pronto.
L’uomo non parve particolarmente entusiasta di quella proposta.
– Non ho voglia di un giallo, – considerò.
– Giovanni Bittetto non fa solo gialli, sa?
– Ah no?
– Fa anche thriller o noir, se preferisce. Giovanni Bittetto si occupa di tutte le sfumature del crime.
– Capisco, ma io vorrei una storia proprio diversa, magari d’amore.
– D’amore ha detto?
– Sì, esattamente.
– Mi ci faccia riflettere solo un istante.
– Prego, faccia pure.
– C’è Giovanni Bittetto!- esclamò il commesso, dopo aver assunto un’aria pensosa per circa dodici secondi.
– Un romanzo storico?
– Giovanni Bittetto.
– Psicologico?
– Giovanni Bittetto.
– Erotico?
– Giovanni Bittetto.
– Cappa e spada?
– Giovanni Bittetto.
– Capisco, ma forse mi è venuta voglia di un libro di racconti.
Il commesso non si scompose: – Ci sono quelli di Giovanni Bittetto, appena usciti.
L’uomo urlò al commesso che avrebbe fatto da sé e soltanto allora si rese conto, non senza orrore, che c’erano libri di Giovanni Bittetto dappertutto, in diverse fogge e formati, e pubblicati praticamente da tutti gli editori maggiori.
Il commesso lo raggiunse: – Allora che mi dice? Non crede che sia meglio seguire il mio consiglio?
L’uomo non si rassegnò: – Magari tornerò domani.
– Ottima mossa, – gli disse il commesso. – Domani usciranno un bel po’ di novità di Giovanni Bittetto.
Luca Ricci