In libreria da domani “Tanto tu torni sempre. Ines Figini, la vita oltre il lager”, di Giovanna Caldara e Mauro Colombo (ed. Melampo). E’la storia di Ines, deportata quando aveva meno di 22 anni. Non era ebrea, partigiana o antifascista, ma si era schierata a favore di alcuni compagni di lavoro durante uno sciopero. Così finì nei lager di Mauthausen, Auschwitz-Birkenau e Ravensbruck e infine in un ospedale militare, dove trascorse un anno e mezzo.
Ha atteso più di 50 anni prima di parlare in pubblico della sua vicenda: ora, a 90 anni, la racconta in questo libro. E la storia di una famiglia ma anche una storia di fabbriche; e di una città, Como, punto strategico per le forze nazifasciste. Di treni che partivano per mete ignote e di luoghi in cui l’umanità si divideva tra vittime e carnefici, fino a negare se stessa. E’ la storia di una persona a cui il lager non ha rubato l’anima e che ha ripreso a vivere. Che ogni anno torna là dove era stata reclusa. Che ricorda. E che, nonostante tutto, ha perdonato.
(Adnkronos.com, 25-1-2012)