Alberto Arbasino ricorda Giulio Einaudi, che gli pubblicò il primo libro, le imitazioni che gli faceva di alcuni suoi coetani, vengono alla mente dello scrittore le canzoni di Gaber e Celentano, il recupero dell’ “Eliogabalo” di Francesco Cavalli e della “Palestrina” di Hans Pfitzner.
(Alberto Arbasino, pag. 46, Corriere della Sera, 12-1-12)