Il contrario della guerra non è la pace. O meglio, nella apparente pace può maturare, come si vede, la peggiore delle guerre.
I poeti non hanno il cuore in pace, e anche nelle guerre a cui sono stati costretti, e di cui sono state vittime, ardevano per la feritilità, per l’amore, per la composizione. Ardevano, confusi e lucidissimi, per la verità. I grandi poeti lo fanno sempre.
La guerra è decomposizione suprema e violenta. Ma la decomposizione inizia nella sterilità, che Eliot vedeva già cent’anni fa (La terra desolata è del 1922) allignare in Europa. La sterilità è provocata, secondo il grande poeta, dall’abbandono dei grandi saperi antichi – compaiono in quel poemetto la Sibilla, Tiresia, la Bibbia, il Vangelo, Confucio, i libri antichi di vari riti. E viene descritta una società dominata da ideologie e da miti del possesso e del consumo, a livello personale e sociale. Come oggi, identicamente a oggi.
Occorre lo sguardo lucido dei poeti per giudicare il presente in modo profondo e non ideologico. Come lo sguardo di quell’altro poeta – poi divenuto Papa Wojtyla- che negli anni ’70 e poi ’80 ammoniva che l’Europa doveva respirare con due polmoni, quello Occidentale e quello Orientale, pena l’asfissia spirituale e culturale. Non li hanno ascoltati. Non hanno letto i poeti. I potenti, i governi, i Parlamenti europei, i leader della finanza europea non li hanno ascoltati. E ora ci troviamo con una nuova ennesima guerra in Europa. Loro, gli intelligenti, i realisti, i diplomatici, con la loro presunta lungimiranza e la loro ottusità ci hanno condotto fino a qui. Con le loro ideologie e gli interessi delle loro lobbies ci hanno condotto fino a qui. Alla Terra desolata. Alla terra sterile, che genera guerra. Spacciandosi per più realisti, per più intelligenti, per più avveduti e concreti. Non hanno ascoltato i poeti, li hanno sempre considerati sciocchi, vacui, presuntuosamente impegnati in cose alte, mentre le vere, le reali, erano le cose di cui si occupavano loro. E così non hanno visto, sono stati ciechi. Inseguirono il nulla e divennero essi stessi nullità, come dice la Bibbia. Tutto il loro potere non impedisce il pianto ingiusto di un bimbo. La loro vacuità è suprema. La loro impotenza spacciata per decenni per vero potere è evidente. Non avendo visione non hanno voluto vedere. La terra sterile d’Europa, la terra desolata.
Davide Rondoni