Nel settembre del 2006, dopo un’infanzia disperatamente triste che ha visto entrambi i genitori tossicodipendenti assassinati e la cura dei fratelli minori lasciata nelle sue mani, una sedicenne ha deciso di scrivere a J. K. Rowling e ringraziarla per aver creato Harry Potter, il suo “migliore amico” durante il più difficile dei momenti. In esclusiva italiana la risposta della scrittrice.
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19 settembre 2006
Cara Sacia (bellissimo nome, non l’avevo mai sentito prima),
Grazie per la tua incredibile lettera; incredibile, perché effettivamente assomigli in modo fenomenale a Harry Potter, nella tua somiglianza fisica e nella tua esperienza di vita. Non so dirti quanto mi abbia commosso ciò che hai scritto, né quanto mi dispiaccia sapere dei tuoi genitori. Che perdita terribile.
So cosa significa essere presi in giro, perché è successo anche a me durante la mia
adolescenza. Posso solo augurarti di avere la stessa esperienza che ho avuto io, e di diventare più felice e più sicura man mano che cresci. Essere un’adolescente può essere davvero orribile, e molte delle persone di maggior successo che conosco si sono sentite allo stesso modo. Penso che il problema sia che l’adolescenza, sebbene spesso travisata come un periodo di ribellione e anticonformismo, in realtà richieda a tutti di conformarsi se si aspira alla popolarità – o almeno di ‘ribellarsi’ – indossando i vestiti ‘giusti’! Ora sei sulla soglia di una fase 
molto diversa della tua vita, una fase in cui è molto più probabile trovare spiriti affini, e molto meno probabile essere soggetti alle pressioni dei tuoi anni adolescenziali.
È un onore per me sapere che qualcuno come te ama Harry tanto quanto me. Grazie mille per avermi scritto, farò tesoro della tua lettera (che ti autorizza a vantarti di questa risposta quanto vuoi!)
Con tanto amore
J.K. Rowling