Parole, parole, parole. Quante, e a sproposito. Quante, scivolate dalla bocca all’ano e viceversa in un profluvio di nefandezza (che fa rima con monnezza). Parole di potenza, ripetute con flatulenza. Il popolo bue all’ingrasso se ne riempie, di parole, quanto la gola (di cibo) della prima vittima di ‘Seven’ (ricordate?), con David Fincher a mostrarci uno ad uno il volto dei peccati capitali. E forse, anche proferir parole a sproposito potrebbe essere iscritto tra i peccati, pena la decapitazione (?).
Jean-Luc Caradeau è uno degli autori francesi più famosi nel campo dell’esoterismo e delle scienze occulte. Autore di una trentina di libri sul mondo occulto e la vita spirituale, è anche appassionato di simbolismo, la cui comprensione è essenziale per coloro che desiderano praticare la magia, l’alchimia o le arti divinatorie.
Con questo libro la Venexia Editrice (Roma) mette luce ad uno scritto del 2003 di essenziale comprensione, per arrivare a tutti e allo stesso tempo evitarli (i tutti). E se a prima vista può sembrare un sussidiario didascalico per la comprensione basilare, in realtà, per contenuti e spessore racchiude senso e valore della parola (oltre alla sua virtù intrinseca).
La lunga introduzione incanala il percorso rimembrandoci il potere della magia e dell’energia. E nella magia, ogni parola genera uno scambio di informazioni-energia dal significato ben preciso e spesso nascosto.
In questa opera, Caradeau propone un lessico di parole di potenza spiegandone la corretta pronuncia, la tecnica respiratoria, e l’utilizzo per rituali e preghiere. Corrispondenze numeriche, codici segreti, decodifiche, gesti e diagrammi che sfondano il muro della scienza per tuffarsi nell’ angelologia, la creazione di cerchi magici, la costruzione di pentacoli. 224 pagine e 650 parole di potere classificate.
Un lavoro minuzioso senza esitazioni e ‘giri di parole’ dove per la prima volta ogni sillaba trova il suo posto senza alcuna fastidiosa intromissione.
L’offerta di Jean-Luc si distribuisce anche sul campo dell’invocazione e della recitazione, per prevenire o curare disturbi. Da sottolineare i capitoli dedicati al ‘parlare’ (con pancia, testa e cuore), l’arte del respiro (‘fate vibrare i muri e i pavimenti’), la vibrazione interiore delle parole, la potenza della mano (e dei gesti). La lista semi-alfabetica dal dizionario di angelologia supera l’immaginazione, per ciascuna parola ‘magica’ sono riportati la vocalizzazione italiana del nome, la sua lingua d’origine, il suo utilizzo, il suo significato.
Se non volete annegare nel qualunquismo dialettico, se non volete rasentare lo stato bradipo del cercatore di parole giuste su google, se non volete spegnere il cervello per sempre (vero Alexa?) questo libro fa per voi. Le parole giuste, sempre e in ogni occasione, non esistono, ma il verbo è fatto di parole-magiche iscritte nelle arti divinatorie di ogni era.
Libro a cura di Sebastiano Fusco.
Samuel Chamey
Jean-Luc Caradeau, Parole di potenza in magia e teurgia, pag. 224, euro 22.