“Ma… ma non è giusto”
L’ispettore Balic, capo della polizia di Rocksburg, nella fredda Pennsylvania, non si scoraggia mai, nemmeno quando affronta i casi più difficili, e anche in questo nuovo romanzo che Carbonio Editore propone ai suoi lettori, da il meglio di sé nella ricerca del colpevole.
“Lo scambio imperfetto” scritto da K.C. Costantine, e molto ben tradotto come spesso accade da Nicola Manuppelli, è il titolo già esso azzeccatissimo di una storia che nasce complicata e ci mette un po’ per a Balzic (non Balzich , mi raccomando!), la mezza soddisfazione di aver trovato almeno un capo della matassa che deve sbrogliare.
Rocksburg potrebbe essere il sobborgo di una grande metropoli, a me da questa impressione, un paese nella città, con lati negativi e positivi come ogni paese; ci si conosce, ma non troppo, si spettegola forse troppo, campanilisti quel che basta, convinti di tenere lontani i guai, e in fondo gelosi di chi abita nella metropoli. Di tutto un po’. Mai contenti.
L’omicidio efferato di una donna, abbandonata sul marciapiedi antistante un negozio lascia tutti esterrefatti, la polizia in particolare. Infatti il punto di partenze è e rimane solo il cadavere di una povere donna senza nome, senza nulla che possa indirizzare in qualche senso le indagini. Ma come ho già detto Balzic non si scompone. Lui beve, spesso e tanto, da Muscotti e pure a casa sua. Lui ha i suoi metodi, chiari mica tanto, decisi fin troppo.
E allora l’autore ha pensato bene di inserire ancora prima dell’evento scatenante della storia, una sorta di controcanto, una storiella trasversale che percorre la trama principale dall’inizio alla fine, quasi una trave di sostegno, che a me piace moltissimo come scelta tecnica, ma che all’ispettore piace molto meno: è la storia del nuovo sindaco di Rocksburg, un giovane politico arrivista, che inesperto qual è, infastidisce troppo Balzic.
Ci vorrà un po’ come detto, per trovare una traccia e ci vorrà un altro po’, per una prima svolta, che sapete quando avviene?
Ho pensato molto se dirvelo o no, perché a mio parere il passaggio è da grande scrittore. L’ho riletto più volte perché non mi tornava, ma poi ho capito.
Non sempre bere (in questa storia, MI RACCOMANDO, NON NELLA REALTA’) è foriero di disastri, non sempre i metodi di Balzic sono per fetti, ma il titolo dice: LO SCAMBIO IMPERFETTO.
E da qui si parte, si decolla alla potenza massima. Da qui in poi lo scrittore da tutto, con una scrittura che impone una decisa accelerazione al romanzo, caratterizzato da dialoghi stupendi che ti incatenano alle pagine, che ti coinvolgono all’inverosimile, finisci per costruirti in testa gli ambienti dove si svolgono i fatti.
I dialoghi stessi poi, sono a mio parere ancora più efficaci, perché nel momento stesso in cui le parole escono dalla bocca dei personaggi, danno loro vita, li modellano per quello che sono. Non so se riesco a rendere l’idea, ma l’immagine che mi sono fatto è quella delle stampanti 3D, che mentre fanno “rumore” creano l’oggetto.
Con questa folle corsa alla ricerca dell’assassino, la storia che Balzic e collaboratori all’inizio faticavano ad intercettare, in poche pagine esce dal profondo, e come una ferrovia sotterranea sbuca all’aperto grazie ad un nuovo personaggio, una meteora peraltro che non starà molto con il lettore, un personaggio decisamente imperfetto.
Io mi sono divertito molto in quanto lettore appassionato. Il libro non fa ridere anzi, fa molto riflettere se ne avete voglia.
Buona lettura e grazie sempre a Carbonio Editore e a K.C. Costantine.
“Ascolti, signore… comandante Balzic. Ascolti. Ho sentito dire che lei è il cazzo di poliziotto più retto che ci sia. L’ho sentito da un sacco di balordi come me, sa?”