Paolo Mieli si interroga sulla crisi odierna guardando al passato: gli studiosi del mondo antico hanno rivolto l’attenzione alla democrazia ateniese per poi saltare ad Alessandro Magno, senza comprendere in qual modo si sia verificato il passaggio da una situazione all’altra e questo drammatico periodo di transizione potrebbe essere essenziale per una migliore comprensione del mondo antico nel suo complesso, ma anche di quello attuale. È una storia di trasformazioni mondiali, di disordini politici ed economici (anche nell’antica Grecia vi fu un momento in cui furono sospesi i prestiti), di democrazie schiacciate e risorte, di antiche e nuove democrazie sull’orlo di ambizioni imperialiste, di imperi vacillanti e di Stati arretrati che balzano alla ribalta e diventano d’un tratto le più forti potenze del mondo antico.
(Paolo Mieli, 27-12-11, pag. 36, Corriere della Sera)