Questo l’inizio della lettera più romantica, potente, straziante che, per me, un’innamorata ha scritto a un uomo. È di 800 anni fa. I protagonisti sono sepolti oggi a Parigi, cimitero di Pere Lachaise: “Al suo signore o piuttosto padre, al suo sposo o meglio fratello, te sua serva o piuttosto figlia, la sua sposa o meglio sorella: ad Abelardo, Eloisa”
(Eloisa, Lettera II)