C’è un filo nient’affatto segreto che percorre la cultura dell’Occidente, partendo dagli studi fisiognomici di Leonardo per arrivare a Sigmund Freud e alle sue scoperte sull’inconscio.
È su questa intuizione critica, corroborata da decenni di studi sul tema, che Flavio Caroli nel suo “La storia dell’arte raccontata da Flavio Caroli” (ed. Electa, pp.568, euro 19,90) individua nella pittura come introspezione la linea maestra della storia dell’arte moderna e contemporanea.
Dai prodromi quattrocenteschi come Pisanello fino a Francis Bacon, passando per Caravaggio e Van Gogh, lo storico dell’arte disegna un intreccio di rimandi stilistici e culturali che connettono in modo significativo gli sviluppi delle arti figurative alle teorie filosofiche e scientifiche.
Il nesso tra fisiognomica e psicologia accompagna per Caroli cinque secoli di pittura verso il Profondo e costituisce l’asse portante della cultura figurativa occidentale. In una parola, il suo destino.
(Silvia Tomasi, Panorama.it, 4-1-2012)
