Gianfranco Calligarich e Giovanni Mariotti sono i vincitori ex aequo del Bagutta, il premio letterario più antico d’Italia. Strana coppia, per le loro biografie, le due opere, ma anche le motivazioni del riconoscimento.
In “Privati abissi” (ed. Fazi) c’è la Roma degli anni ’60 a far da sfondo alla storia, i personaggi sono privi di nome proprio, i luoghi sono designati tramite parafrasi; ne “Il bene che viene dai morti” (ed. et al.) “una specie di Guerra e Pace della Lucchesia” come lo ha definito Pietro Citati, una struggente elegia sul senso della vita e della morte.
(Gian Marco Walch, Qn, pag. 33, 31-12012)