Ogni tanto ritornano. Sono le accuse, mai provate, ad Alida Valli di essere stata legata al fascismo e di essere stata amante di Benito Mussolini e di suo figlio Bruno. Negli ultimi giorni sono usciti documenti trovati dal ricercatore Mario Josè Cereghino negli archivi del College Park del Maryland e riportati dai quotidiani “Il Piccolo” e “Il Corriere della sera”. La base sono le indagini compiute dall’ambasciata americana di Roma nel ’46 prima di concederle il visto per gli Usa, dove era stata chiamata per recitare ne ?Il caso Paradine? di Hitchcock. Gli allegati contenuti nei rapporti, sempre considerati inattendibili, non riportano nulla di nuovo e sono basati sulle lettere anonime che in quei mesi furono scritte sul conto dell’attrice. Oltre che implausibili contengono molte inesattezze ed errori cronologici. Gli americani non ci cascarono e alla fine concessero il visto alla Valli e al marito Oscar De Mejo.
(Nicola Falcinella – La Provincia di Como, Lecco, Sondrio e Varese – Pag. 29 – 23/01/2012)