“Anagrammi di Varsavia” (Piemme) è l’ottavo romanzo di Richard Zimler, uno scrittore americano che vive in Portogallo e di cui in Italia è già uscito “Il cabalista di Lisbona”. Paragonato a Umberto Eco per la sovrapposizione di sfondo storico e vicenda thriller, la sua scrittura, tersa e reticente, è però ben lontana dall’eruditismo onnivoro di Eco. Nel romanzo il protagonista, uno psichiatra ebreo che vive nel ghetto di Varsavia, indagando sulla scomparsa del nipote viene a scoprire la sua seconda vita, quella che tra mansioni clandestine e cunicoli segreti e sorvegliati, gli portò la morte.
(Stefano Bartezzaghi, La Repubblica, p. 50, 15-1-2012)