“Préhistoires” (Gallimard) di Jean Rouaud, già vincitore nel 1990 del Premio Goncourt con il suo primo romanzo “Les champs d’honneur” (éditions de Minuit), è una raccolta di tre testi dedicati agli inizi della storia umana e alla nascita della creazione artistica. Rouault immagina la vita quotidiana nell’era preistorica, avendo in mente questa domanda: “après la chasse, qui est chargé de dessiner l’exploit?”. Secondo l’autore di “Les champs d’honneur” i primi artisti furono i portatori di frecce, i “raccogli-briciole”, gli storpi e così via: tutti quei membri della tribù che non avrebbero rischiato di offuscare le imprese del capo-cacciatore. Perché? Non cercate di comprendere: è la preistoria rivisitata dallo scrittore, che ha con tutta evidenza una simpatia per i perdenti… quei perdenti che però lasceranno la loro impronta nella Storia.
(Mohammed Aissaoui, Le Figaro, 17-01-2012)