È un evento unico e ci sono Zanna Bianca, Agatha Christie, i classici di Urania (la celebre collana di Mondadori), Lewis Carroll, Robert Louis Stevenson, Italo Calvino e Carlo Collodi. Ma non è un festival di letteratura, è un’asta di fumetti.
Sfogliando il catalogo della prossima asta Urania, infatti, è impossibile non notare un cospicuo e significativo nucleo di opere legate alla letteratura per “committenza” (illustrazioni destinate a copertine) oppure per temi, contenuti e personaggi.
Urania è una giovane casa d’aste italiana, specializzata esclusivamente in tavole originali di fumetti e illustrazioni, completamente slegata all’omonima e storica collana editoriale, se non per la suggestione di un nome che in questo caso inneggia anche alla divinità del pantheon mitologico pagano.
Sono 370 i lotti messi all’incanto venerdì 30 novembre a Lucca, ma attraverso il sito Internet e alcune piattaforme dedicate è possibile visionare le opere e seguire la vendita in diretta da tutto il mondo. Illustrazioni delle prime decadi del Novecento, strisce, personaggi Disney, fanciulle dallo spiccato erotismo e un tributo speciale alla letteratura, appunto, sono tra i temi dominanti di questa interessante vendita all’incanto.
Un appuntamento con l’arte che ospita numerosi originali di copertina recenti o dei decenni passati, a ribadire quanto “la coperta” non sia soltanto un abito o una protezione per un libro, ma anche un mezzo attraverso il quale sintetizzare una storia intera: un mezzo per comunicare, per generare sensazioni, per indurre stati d’animo.
Tra le opere di questo, tipo presenti alla prossima asta di Urania, compare l’originale dell’edizione greca di Karaïskakis di Petros Bikos, realizzato da Seberino Baraldi e pubblicato da Stratiki nel 1995. Si torna indietro a mezzo secolo prima, al 1945, per l’illustrazione di Carlo Biscaretti di Ruffia – appassionato di automobili e fondatore del Automobile Club di Torino – che si esprime con questa matita e china su carta per Il romanzo di un negriero Jack La Bolina, uscito l’anno dopo per i tipi di Paravia. Dagli anni Quaranta si scende agli anni Venti, per L’ora del tè, una china e acquerello del 1925 firmata da Erberto Carboni e probabilmente utilizza all’interno del volume Le cose della vita di Renzo Pezzani. Agli amanti dell’horror non resterà inosservata la bella copertina originale di George Wilson, dipinta del 1974 per la collana Dark Shadows.
Non potevano mancare i Classici Urania di Mondadori, rappresentati in questa occasione dall’originale di copertina di Giuseppe Festino per Il segno due mondi, un romanzo di Keith Laumer, numero 102 della celebre collana fantascientifica, riconoscibile proprio da questa colorata tempera del 1985. Del gruppo editoriale fondato da Arnoldo Mondadori nel 1907, è presente inoltre la storica collana de “Il Giallo” di cui si nota l’originale del 1967 di Carlo Jacono per La strada del cimitero di Manceron (n. 960) e Se morisse mio marito di Agatha Christie con la tempera su cartoncino di Karel Thole, che ne è stata la copertina nell’edizione del 1978. Si passa poi alla collana “Omnibus” della stessa casa editrice per un’immagine realizzata nel 1986 per La spia perfetta di John Le Carré dal raffinato maestro italo-ungherese Fenenc Pinter.
Se thriller, fantascienza e gialli hanno visto firme notevoli dar forma e colore alle loro cover, anche il mondo dell’infanzia e le favole più celebri sono state motivo di ispirazione e committenza. In catalogo compare infatti anche Fiaba, una china e acquerello su cartoncino firmata da Cecco Mariniello e utilizzata all’interno di un libro per bambini. Dello stesso artista ancora un’altra illustrazione originale, stavolta per il volume Nel cuore del Palazzo Ducale di Lucca – Una caccia al tesoro sulle tracce di Elisa Bonaparte, patrocinato dalla stessa provincia toscana e pubblicato da Blu Editore nel 2005.
Ai più piccoli sono dedicate anche le pagine del classico collodiano di Pinocchio, oggetto di numerosi incarichi per illustratori. Splendide quelle realizzate da Ferenc Pinter, di cui Urania propone un’intensa tempera su tela del 2011, intitolata Le avventure di Pinocchio e pubblicata nello stesso anno dall’editrice Scarabeo. Ancora in asta Le avventure di Pinocchio, stavolta del 1942, per il lavoro di Giuseppe Porcheddu. Pinocchio appare inoltre in due vibranti tavole di Sergio Tisselli. Per i bimbi – di oggi e di ieri – un’altra piccola perla è costituita da Il falso cameriere, un’illustrazione pubblicata a due pagine nel 1950 all’interno della collana “Piccoli Gioielli” di Mondadori. Il capolavoro di Zanna Bianca di Jack London, infine, trova forma ed espressione grazie al talento di Piero Macola che si ritrova nella copertina e in un’illustrazione interna (Mondadori 2015).
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Info: www.uraniaaste.com