Ci sono libri che sono viaggi lungo il fiume a bordo di una chiatta. Escursioni al tramonto, con il sole arancione e l’acqua immobile.
Non è un discorso di genere, o di autore. Non è questione di trama. Libri diversissimi vi appartengono, da Cavalli Selvaggi di McCarthy a Il soccombente di Bernhard, fino a Il Tamburo di Latta di Grass.
È una questione di tempo interno, di frammentazione del periodo, di respiro.
Ci sono poi quelli veloci come viaggi in autostrada. Conoscerete la nostra velocità di Eggers; Meno di zero di Ellis o Trainspotting di Welsh.
E poi ci sono quelli velocissimi come razzi, treni intergalattici. A questa schiera appartiene Tutto ciò che sappiamo sul Krondo. 88 microracconti e una storia a bivi, di Luigi Cecchi, edito da Del Vecchio editore.
Questo libro è un viaggio sul Galaxy. Visiteremo molti mondi e alcuni solo li vedremo passare davanti ai nostri occhi.
Non c’è mai tempo, tra queste pagine e a volte è un peccato.
Questi racconti sono soffi in una tromba, colpi di clacson. Squillano, stridono, si fermano. Si passa ad altro.
Luigi Cecchi è un fortunato sceneggiatore e disegnatore di fumetti. In ottantotto racconti mescola tutto il suo mondo. il fantasy, la fantascienza, l’ironia. La realtà è esplosa lontano, come stelle di galassie buie e invisibili. Frammenti, schegge, lapilli di quei mondi ci mostrano la vita che erano, che avrebbero potuto essere.
Cecchi è autore anche dei disegni, tutti molto belli. Talvolta si ha la sensazione che le narrazioni non siano altro che lunghe didascalie, nate dopo, come suggestioni, pretesti. Ma è un esercizio inutile, stucchevole.
Georgi Gospodinov – uno dei maestri del racconto brevissimo – scrive che l’amore per questa forma di narrazione nasce dalla volontà di sottrarsi ad un’epoca di gravosa epicità.
Esiste una tradizione lunga che va da Teofrasto alle parabole bibliche. Ma anche Borges, Monterroso.
Le storie brevi hanno sincronia con la vita, non solo quella dei coleotteri, dell’effimere, dei fiori recisi.
Non è questo un libro per chiunque, e chi lo avrà tra le mani deve sapere che se non ama gli alieni, i racconti in cui a parlare sono gl’insetti, se cerca la propria realtà riportata in modo fedele allora è meglio riporlo sullo scaffale e andare altrove.
Queste sono pagine di fuga. Storie di incubi. Il mio consiglio è di tenerlo sul comodino a lungo. Non leggerlo tutto insieme. Posarlo, riprenderlo. Sfogliarlo tra un romanzo e l’altro.
Cecchi vi terrà compagnia nelle notti in cui si fatica a dormire, nei lunghi viaggi farciti di attese.
Ci saranno momenti in cui sapere cosa sia un Krondo, vi strapperà un sorriso come osservare una foglia d’autunno che si stacca da un ramo e si lancia nel vento, alla conquista del mondo quando tutti gli dicevano di non andare, perché troppo vecchia, troppo piccola, troppo breve per provarci.
Pierangelo Consoli.
Luigi Cecchi, Tutto ciò che sappiamo sul Krondo. 88 microracconti e una storia a bivi. Del Vecchio Editore, pagg. 374, euro 19,00.