In “Giacomo Leopardi. La concezione dell’umano, tra utopia e disincanto” (ed. Mimesis, pp. 228, euro 18) Gaspare Polizzi, professore di storia della filosofia alla Iul di Firenze, si confronta con l’affermazione, divenuta definitiva nelle “Operette morali”, dell’infelicità diffusa in tutta l’umanità, in ogni tempo e luogo. Infelicità che si riassume nel motto “meglio non essere nati”.
(Domenica – Il Sole 24 Ore, 15-1-2012)