I tre testi inediti di Marieke Lucas Rijneveld che proponiamo sono tratti dalla raccolta poetica Komijnsplitsers (Cavilli) uscita nei Paesi Bassi, nella traduzione dal nederlandese di Patrizia Filia. La poesia di Marieke Lucas Rijneveld varca l’uso sapiente delle parole e guarda, con attenzione crudele e decadente, alla transitorietà delle relazioni umane. Condensa il significato lacerante della vacillante condizione esistenziale, con una capacità di riflessione salda e originale, riserva alla propria intimità la verità dell’anima. I testi estendono un obliquo svolgimento letterario e richiamano diverse sfaccettature nello stile che dispone l’ispirazione elegiaca, l’accattivante nutrimento della vita, il privilegio linguistico dell’espressività intensa, diretta e intelligente. Indicano il percorso culturale e sentimentale di Marieke Lucas Rijneveld, il senso poetico della schietta considerazione nei confronti dell’essere umano e delle sue “storture”. Marieke Lucas Rijneveld descrive l’interpretazione intimista, trasmette l’oggettività evocativa del disagio, coniuga la propria partecipazione emozionale con la forza dell’inesorabile, assorbe l’ebbrezza della vertigine in equilibrio con l’incisività delle intuizioni, conosce la meraviglia della consapevolezza, riscatta il modo in cui si pone al mondo con spregiudicata e audace devozione. I testi inediti inebriano la tormentosa realtà, convincono la mitologia della sensibilità, sorprendono le trappole mentali. Conducono lungo il cammino dello sconfinamento del tempo, con una sequenza figurata d’immagini, ricordi, suggestioni. Trasmettono metafore degli stati d’animo, esposti allo scorrere inesorabile di un’eco suggerita dal cuore. Raccontano la provvisorietà umana, distinguono lo svolgimento della coscienza e la traiettoria delle tematiche dell’identità. Svelano l’indistinta sofferenza. Mostrano l’impetuosità della spietatezza, confrontano il cinico malessere con l’ispirazione feconda della creatività. Marieke Lucas Rijneveld cattura l’essenzialità e porge presentimenti provocando una vibrazione interiore. La sua scrittura definisce le conseguenze dell’inespresso, decanta ogni crudezza disturbante, si scontra con l’amarezza dell’inganno, imprime l’esperienza della fragilità, attua la mutazione della vita nel coraggio, nell’attraversamento dei conflitti. La poesia di Marieke Lucas Rijneveld è un viaggio autentico dentro le inquietudini, una necessaria emissione di distensione nella voragine irrequieta dell’essere. Traduce, oltre l’ineluttabilità del dolore, la coscienza e la rispondenza della resistenza, definisce la sua personale conquista contro ogni distruttiva inclinazione, fronteggia la lusinga alla bellezza. Stimola la libertà iniziatica della grazia, l’espiazione della precarietà e della contratta assuefazione alla tagliente e viscerale condanna del tormento.
Rita Bompadre
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Deliziosamente storto
Quando al mattino ti alzi dal letto
e subito sai che oggi non fa per te,
come se ti fosse stato gettato qualcosa addosso,
tu come uno zanzarone sotto un bicchiere
e tutte le tue ferite trasudano meschinità,
che sotto sotto ti piace,
il disgraziato levarsi del mattino, le previsioni
del tempo con alta probabilità di pioggia,
pensare con il gatto in grembo a tutte
le trappole in cui puoi cadere oggi.
È triste, so sad, dici all’animale coccolone,
ritrovarci oggi di nuovo imprigionati,
ritrovarci di nuovo vittime
di imprevisti,
sospiri così profondamente che sussulta,
che la casa di colpo frana,
tutto è così deliziosamente storto,
nella tua testa un campo di nuvole scure,
ma nessuno sa cosa vuol dire proteggere sempre
il tuo spazio di movimento,
essere chiamato rompiscatole,
eppure non fai nulla per tamponare le ferite.
È un’esistenza vischiosa
dici al gatto,
e speri per lui e per te
di essere prima o poi arraffato,
di essere rubato alla luce del sole,
che è proprio la cosa peggiore,
a meno che non si tratti di un collettore,
che vuoi da sempre
che qualcuno ti raccolga.
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Verrukkelijk scheef
Wanneer je ’s ochtends uit bed stapt
en meteen weet dat vandaag je niet past,
alsof er iets over je heen is gezet,
je een langpootmug onder een glas bent
en uit al je wonden kleinzerigheid lekt,
je dat stiekem heerlijk vindt,
de morgenstondellende,
het weerbericht met zoveel procent kans op regen,
om met de kat op schoot na te denken over
alle valkuilen waar je vandaag in kunt lopen.
Het is triest, so sad, zeg je tegen het streeldier,
dat wij vandaag weer gevangenzitten,
dat wij weer het slachtoffer zijn
van onvoorziene zaken,
je zucht zo diep dat het ervan schrikt,
dat het huis plots verzakt,
alles staat zo verrukkelijk scheef,
in je hoofd een donker wolkenveld,
maar niemand weet hoe het is om
altijd je bewegingsruimte te bewaken,
een brekepoot genoemd te worden,
toch doe je niets om de wonden te stelpen.
Het is een stroperig bestaan,
zeg je tegen de kat,
en je hoopt voor hem en jezelf
dat je op een keer gejat wordt,
dat is toch wel het ergste,
gestolen worden op klaarlichte dag,
behalve als het een verzamelaar is,
dat heb je altijd al gewild,
dat iemand je spaart.
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Modello di fame
Traforami bene lungo i bordi, raschia
via quanto di troppo sono diventato. Sostituisci
la lama della sega se vai troppo veloce e si è rotta,
se in mia presenza sbagli a prendere una curva.
Crea un modello di me che non somigli al precedente,
perché fuori c’è silenzio, gli alberi se ne stanno impalati
in posizione foxtrot – una volta finito, voglio ballare con te
fino a quando gli astri non precipitano in basso.
Chi sfugge alla sega, alla fine riduce se stesso
ad un rottame, davvero, credimi. Spreca più lastre
di metallo che puoi, non farti mai dire che
un progetto resta solo un progetto, tutto è possibile.
A volte vorrei il contrario, tu
il legno, io l’attrezzo, ma non ho mai avuto
la mano ferma, non ho mai voluto qualcuno
accanto – la stortura è insita in tutti i miei antenati.
C’è così tanto fruscio sulla linea e nessuno che
possa dirmi come posso svilupparmi al meglio.
Ma devo nominare anche ciò che va bene, ho
due braccia con le quali posso cullarmi.
Quindi vieni qui, metti via gli strumenti, lontani dai
miei occhi bambini, e dimmi che ci stiamo avvicinando
alla fine, che il progetto è quasi finito, che posso
dire che sono diventato qualcuno e bello.
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Sjabloonhonger
Figuurzaag me netjes langs de randen, schaaf
bij wat ik te veel ben geworden. Vervang het
zaagblad als je te snel gaat en kapot, als je
een bocht in mijn aanwezigheid misloopt.
Maak een sjabloon van me dat niet op het
vorige lijkt, want buiten is het stil, de bomen staan
stokstijf in foxtrothouding – als ik af ben, wil ik met je
dansen tot de sterren naar beneden donderen.
Wie de zaag ontsnapt, loopt zichzelf uiteindelijk
in de prak, echt waar, geloof me. Verspil zo veel
mogelijk metaalbladen, laat je nooit zeggen dat
een ontwerp een ontwerp blijft, alles is mogelijk.
Af en toe zou ik het andersom willen, jij het
hout, ik het gereedschap, maar ik heb nooit
een vaste hand gehad, ik heb nog nooit iemand
bijgevijld – scheefgroei zit in al mijn voorvaderen.
Er is zoveel ruis op de lijn en niemand die me
kan vertellen hoe ik het beste me kan ontplooien.
Al moet ik het goede ook benoemen, ik heb
twee armen waarmee ik kan wiegen.
Dus kom hier, leg het gereedschap ver weg
uit mijn kinderogen, en vertel me dat we het einde
naderen, dat het ontwerp bijna af is, dat ik kan
zeggen dat ik iemand en mooi ben geworden.
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Il vantaggio del vacillare
Dimmi, caro uomo, che le mie
gambe marine un giorno mi apparterranno,
che con una brutta calligrafia riuscirò
a trovare una mansione da qualche parte.
Dimmi, caro uomo, che ci sono uccelli
che ogni tanto dimenticano la direzione
del vento, che desiderano un atterraggio
ma continuano a rimanere lassù in aria.
Dimmi, caro uomo, che nel
vacillare si nasconde una bella forma di
sostegno, che posso essere vulnerabile
in tutto ciò che mi forma e mi tocca.
Dimmi, caro uomo, che sassolini
possono a volte diventare una montagna
perché questo fa parte della loro natura
e io la prendo troppo sul personale.
Dimmi, caro uomo, che una rottura
resta per sempre nelle tue giunture ma
che una caduta non viene da sé,
prima devi inciampare e poi finire a terra.
Dimmi, caro uomo, che se mai dovessi cadere
c’è sempre una possibilità di guarigione,
che il vantaggio del vacillare significa
che sei una persona che sta provando qualcosa.
Dimmi, caro uomo, che ci sarai quando perderò
l’equilibrio, quando col mal di mare percorrerò
questo paese e insegnami a scordare la mia vertigine,
insegnami a rimanere, fiero e a volte insicuro.
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Het nut van wankelen
Vertel me, lievemans, dat mijn
zeebenen op een dag bij mij horen,
dat ik met een slecht handschrift
ooit ergens aan de bak kan komen.
Vertel me, lievemans, dat er vogels
zijn die zo nu en dan de windrichting
vergeten, die verlangen naar een
landing en toch hoog in de lucht blijven.
Vertel me, lievemans, dat er in
wankelen een prachtige vorm van
houvast schuilt, dat ik kwetsbaar mag
zijn in alles wat me maakt en raakt.
Vertel me, lievemans, dat de beren
op de weg enkel grommen omdat het
grommen nu eenmaal in hun aard zit
en ik het gewoon te persoonlijk opvat.
Vertel me, lievemans, dat een breuk
altijd in je gewrichten blijft maar dat
een val niet als vanzelf volgt, je daarvoor
eerst moet struikelen en de grond.
Vertel me, lievemans, dat mocht
ik ooit vallen er altijd kans op genezing
is, dat het nut van wankelen betekent
dat je een mens bent die wat probeert.
Vertel me, lievemans, dat je er zal zijn als ik
uit evenwicht, als ik zeeziek dit land bewandel
en leer me mijn draaierigheid te vergeten,
leer me te blijven, fier en soms onzeker.
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Marieke Lucas Rijneveld (1991) è un poeta e romanziere olandese. Esordisce nel 2015 con la raccolta poetica Kalfsvlies (Vello di vitello) che riceve il premio C. Buddingh’ per il miglior debutto. Nel 2019 esce la raccolta poetica, Fantoommerrie (Fantasma di giumenta), premiata coll’Ida Gerhardt. Le due raccolte sono pubblicate in un volume da Ensemble con il titolo La memoria del corpo. Nel 2018 esce il primo romanzo De avond is ongemak, pubblicato da Nutrimenti con il titolo Il disagio della sera. La traduzione in inglese del romanzo, The Discomfort of Evening, riceve nel 2020 l’International Booker Prize. Nello stesso anno esce il romanzo pluripremiato Mijn lieve gunsteling, pubblicato da Nutrimenti con il titolo Mia diletta. Nel 2022 esce la raccolta poetica, Komijnsplitsers (Cavilli).