Nel novembre del 1905, un infuriato Mark Twain inviò la seguente superba lettera a J. H. Todd, un venditore che aveva appena tentato di vendere all’autore una medicina fasulla per mezzo di una lettera e un volantino consegnati a casa sua. Secondo la documentazione ricevuta da Twain, la “medicina” in questione – chiamata “The Elixir of Life” – poteva curare malattie come la meningite (che aveva già ucciso la figlia di Twain nel 1896) e la difterite (che aveva ucciso suo figlio di 19 mesi). Twain, lui stesso di salute cagionevole all’epoca e da poco rimasto vedovo dopo che sua moglie aveva avuto un’insufficienza cardiaca, era comprensibilmente furioso e dettò questa risposta al suo segretario, che poi firmò.
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20 novembre. 1905
J. H. Todd
1212 Webster St.
San Francisco, Cal.
Caro signore,
La sua lettera è per me un enigma insolubile. La calligrafia è buona e mostra un carattere considerevole, e ci sono persino tracce di intelligenza in ciò che dice, eppure la lettera e le pubblicità che l’accompagnano professano di essere opera della stessa mano. La persona che ha scritto gli annunci è senza dubbio la persona più ignorante che esista attualmente sul pianeta; e senza dubbio è anche un idiota, un idiota del 33° grado, e rampollo di una processione ancestrale di idioti che risale all’Anello Mancante. Mi lascia perplesso capire come la stessa mano possa aver costruito la sua lettera e i suoi annunci. Gli enigmi mi inquietano, gli enigmi mi infastidiscono, gli enigmi mi esasperano; e sempre, per un momento, suscitano in me uno stato d’animo poco gentile verso la persona che mi ha disorientato. Tra qualche istante il mio risentimento sarà svanito e passato e probabilmente pregherò anche per te; ma mentre c’è ancora tempo mi affretto a desiderare che tu possa prendere una dose del tuo stesso veleno per errore, ed entrare rapidamente nella dannazione che tu e tutti gli altri assassini di medicine brevettate avete così spietatamente guadagnato e meritate così riccamente.
Adieu, adieu, adieu!
Mark Twain