Che cosa rende i CCCP – Fedeli alla Linea un’icona intramontabile della musica italiana? In Condotti da fragili desideri, Michele Rossi ci guida in un’esplorazione affascinante di questa band che ha osato sfidare le convenzioni, trasformando il disagio in arte.
La forza poetica di una band iconica: “quello che succede tra i CCCP e la gente che ama ancora i CCCP è ciò che nelle società tradizionali succedeva con la poesia, i poeti, i cantori: qualcuno che è riuscito ad arrivare a un livello tale che è un tuo compagno, un tuo vicino, qualcosa che fa parte della tua vita a tutti gli effetti. Ma questo lo fa solo la poesia, Omero ha continuato a farlo per millenni”.
Dal 6 dicembre è in libreria Condotti da fragili desideri Parole e liturgie dei CCCP – Fedeli alla linea (Baldini + Castoldi 2024, € 19, pp. 304) a cura di Michele Rossi e con un contributo di Giovanni Lindo Ferretti qui pubblicato in estratto.
Il ritorno di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni ha acceso i riflettori su un teatro autentico e crudo, intriso di primordialità e, in certi casi, di una bellezza selvaggia, profondamente radicato nelle avanguardie storiche del Novecento. Michele Rossi, direttore del prestigioso Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux e scrittore nonché biografo di Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni (fondatori indiscussi dei CCCP) presenta un’opera imperdibile.
Un connubio esplosivo di urgenza e poesia, privo di ogni reticenza tecnica, che ha trasformato i CCCP-Fedeli alla Linea in un autentico fenomeno culturale. I concerti al Teatro Valli di Reggio, le tre esibizioni all’Astra Kulturhaus di Berlino e il tour estivo del 2024 dimostrano che la fede nella linea è ancora forte, con i biglietti esauriti in poche ore e generazioni intere che custodiscono gelosamente il repertorio musicale.
Nel libro, Rossi seleziona diciannove canzoni dei CCCP, creando un concerto ideale su cui sviluppa un’analisi personale, storica e letteraria. Questo canzoniere commentato non è solo una raccolta di testi, ma un viaggio profondo nell’universo di una delle band più iconiche e controverse della scena musicale italiana. Il risultato è una straordinaria ricostruzione della complessa stratificazione culturale racchiusa nei testi della band.
Le diciannove canzoni selezionate sono come gemme preziose incastonate in un racconto che esplora il malessere, la ribellione e il desiderio di autenticità. Ogni brano è accompagnato da note esplicative che offrono uno sguardo critico e storico, permettendo al lettore di comprendere non solo il significato dei testi, ma anche il tumulto emotivo che li ha generati.
Condotti da fragili desideri si snoda tra racconto letterario, commenti al canzoniere, saggio divulgativo e mémoir, offrendo ai lettori un’immersione profonda nel corpus poetico dei CCCP e nei numerosi testi letterari che arricchiscono le loro canzoni. Questo libro però è un tributo non solo ai CCCP, ma a tutti coloro che hanno cercato di dare voce al proprio disagio in un mondo che spesso silenzia le verità scomode.
Un viaggio affascinante che avvicina non solo alla musica, ma all’anima stessa di un’epoca condotta da fragili desideri a volte indispensabili, a volte no.
Carlo Tortarolo
#
Così vanno le cose
di Giovanni Lindo Ferretti
Avere, in vita, un biografo esegeta di CCCP – CSI – PGR è stato anche imbarazzante. Eccessivo. Ho preferito dimenticarmene, rimuovere il pensiero. Poi Michele è comparso nelle stalle al tempo extrastorico e felice del teatro barbarico: un iniziale timoroso colloquiare via via sempre più consuetudinario che si sta stabilizzando in una apprezzata relazione di buon vicinato.
Ho finalmente tra le mani le bozze del suo ultimo lavoro letterario, l’ho letto d’un fiato, saltando avanti e indietro secondo le oscillazioni del cuore – trattasi di carne viva seppur pacificata.
Non tocca a me il giudizio, sono parte in causa. Riconoscente.
Comunque, sorprendente, rassicurante, oltremodo interessante e so di cosa sta parlando. Degna conclusione di un travolgente imprevedibile biennio «rozzo» iniziato con la mostra: Felicitazioni! 40 anni di CCCP-Fedeli alla Linea, stigmatizzato al Teatro Valli con il Gran Galà punkettone, in transito berlinese per approdare a Bologna, piazza Maggiore – In fedeltà la Linea c’è – traversare l’Italia, isole comprese, e concludersi a Mantova, Palazzo Te.
Una geografia dell’anima cumulando chilometri. Così vanno le cose.