Giovanni Pacchiano recensisce oggi “Le parole perdute di Amelia Lynd” (Feltrinelli) di Nicola Gardini, collaboratore di Saturno. La storia si svolge in una Milano anni ’70 e parte dalla guardiola di portineria della squallida periferia meneghina ben descritta nei suoi rapporti custode-condomini e si amplia nell’incontro tra il figlio della portinaia Elvira con la signora inglese Amelia. Da questo rapporto il giovane imparerà molto, tutto, persino che gli “italiani sono una massa d’individui e non un popolo, mai uniti nemmeno nella lingua e che si sforzano di parlare riuscendoci male, peraltro”.
(Giovanni Pacchiano, Saturno pag. 3, 20-1-2012)