“Non voglio dirti cos’è successo. Voglio dirti cosa ho provato”.
Cassandra Williams ha dodici anni, suo fratello Wayne ne ha sette. Sono da soli su una spiaggia che giocano. Lei lo fa entrare in una buca, lo ricopre di sabbia fino al collo. Poi la corsa in acqua con Wayne che scompare tra le onde. Inizia così The Furrows – Tra le onde – il nuovo romanzo di Namwali Serpell, in Italia edito da Fazi con la traduzione di Enrica Budetta – tra i dieci libri dello scorso anno secondo il New York Times. Serpell è una giovanissima scrittrice afroamericana, originaria dello Zambia. Insegna inglese all’università di Harvard, e con Capelli, lacrime e zanzare, il romanzo precedente, si era imposta all’attenzione del pubblico e di molti suoi colleghi, a cominciare da Jonathan Lethem che per lei ha una sorta di venerazione: “un talento selvaggio” scrive sulla quarta di copertina.
The Furrows è una storia dolorosa, un po’ onirica, che a metà strada evolve in un Mistery geniale, sulla falsariga di certi film di Alfred Hitchcock e Stanley Kubrick. Cassandra, come i genitori di lei (padre ingegnere, madre pittrice), non si rassegna all’idea che Wayne possa essere morto. Quel giorno, dopo aver perso i sensi, si era ritrovata a parlare con uno sconosciuto che l’aveva soccorsa. Subito dopo l’uomo era svanito nel nulla, proprio come il corpo di suo fratello.
Oggi Cassandra è adulta ma quel ricordo tragico non l’abbandona mai. Rivede Wayne ovunque: in aereo, nei ristoranti, nei vagoni della metropolitana, finché un giorno non le capita uno strano incontro che dà una sterzata alla storia, nella prima parte raccontata con la sua voce, nella seconda con quella di un altro protagonista che, non ci crederete, ha lo stesso nome e cognome di suo fratello.
Ho letto Tra le onde nel giorno in cui è stato pubblicato il brano inedito dei Beatles, come sapete ricostruito e completato con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale. Non ho potuto fare a meno di pensare alle due vicende, a quella di Cassandra che “fa” rivivere il fratello morto, e a quella di Paul McCartney, che decide di riportare in sala dell’incisione il suoi amici Lennon ed Harrison. Due vicende tristi per ragioni diverse ma due vicende sicuramente tristi. Tra le onde è un romanzo sulla memoria e sulla rivisitazione del tempo, sul senso dell’identità e l’illusione, ma è soprattutto un romanzo sulla perdita e la sua accettazione. L’identità misteriosa dell’altro Wayne, nella seconda parte, aggiunge alla trama nuova tensione e accende la curiosità del lettore. È il crinale del vero e del falso il miglior propellente del romanzo. La scrittura di Serpell ha la stessa magia e brillantezza di quella di Tiffany McDaniel, autrice capace di allargare le maglie del realismo come pochi altri, e di condurci nelle zone più buie dell’inconscio. Serpell ha questa stessa dote.