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Nasce 8tto Edizioni

Per Le Tre Domande del Libraio su Satisfiction questa settimana incontriamo le tenaci editrici di una casa editrice di progetto davvero interessante e particolare, 8tto Edizioni, che in questi ultimi anni si è distinta per la pubblicazione di titoli provenienti dal mondo anglofono, capaci di interrogare bene la contemporaneità, ma di titoli di  riscoperta particolarmente originali.

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Ragazze vi va di raccontare quando è nata 8tto Edizioni e, a partire dalla scelta del nome, ci raccontate quale è stato il desiderio iniziale e l’urgenza che vi ha spinto a creare una nuova casa editrice?

  Disegnando un 8 si parte e si arriva sempre nello stesso punto, ma nel frattempo qualcosa è cambiato. È cominciata una storia. Questa definizione rappresenta il nucleo della nostra avventura editoriale. Per natura siamo portati a esplorare il mondo, ma anche noi stessi. Cresciamo, cambiamo, ci adattiamo in un viaggio incessante che può condurci all’estremo limite del conosciuto oppure nell’esatto punto da cui siamo partiti. Come quando si traccia un 8 con la punta della matita, senza mai staccarla dal foglio, in un continuum senza sosta. Non c’è un inizio, non c’è una fine, il simbolo perfetto dell’infinito. Le nostre storie spesso raccontano un cambiamento, un percorso che è anche quello che abbiamo compiuto noi per arrivare dove siamo. Partite da una grande realtà editoriale in cui tutte e quattro avevamo un ruolo ben delineato e preciso, quello dell’editor, abbiamo a un certo punto sentito l’esigenza di pubblicare storie che ci assomigliassero di più, romanzi che eravamo sicure potessero avere un posto nel mercato editoriale italiano ma che per tanti motivi stavano ai margini. Ecco, questa dei margini è una nostra piccola ossessione. Ci piace pensare che quello che facciamo noi è tentare di slabbrare quei margini, per permettere all’inconsueto, a ciò che normalmente “sta fuori” di entrare. Così è nata 8tto edizioni.

Vogliamo spiegare nel dettaglio il Catalogo di 8tto Edizioni, il suo focus iniziale e i piccoli casi letterati che avete portato alla luce finora?

Dal 2019 8tto Edizioni porta all’attenzione dei lettori italiani autori di area anglofona, al loro esordio oppure riscoperti dal recente passato, che si distinguono, oltre che per il valore, anche per l’originalità che spesso devia dagli schemi tradizionali aprendosi a scenari inconsueti. All’interno di questo primo nucleo hanno trovato posto testi sperimentali come la nostra prima pubblicazione Talk! di Linda Rosenkrantz, pubblicata nel 1965, un primo esempio di reality novel che avrebbe anticipato di quasi quarant’anni l’esperienza dei reality in televisione. Romanzi più tradizionali ma legati a storie realmente accadute che ormai abbiamo dimenticato, come Lillian Boxfish si fa un giro di Kathleen Rooney che racconta la vita incredibile della prima donna copyrighter più pagata al mondo all’inizio degli anni Venti. E ancora, della stessa autrice, Il maggiore e cher ami, che si è appena aggiudicato il Premio Microeditoria di qualità della Rassegna della Microeditoria di Chiari: la storia del Battaglione Perduto durante la Prima Guerra mondiale e del piccione viaggiatore che l’ha salvato. Abbiamo riportato alla luce le voci di tante autrici del secolo scorso che erano cadute nell’oblio: May Sinclair, scrittrice, critica letteraria e attivista britannica. Fervida sostenitrice del movimento per il suffragio femminile, era coinvolta in movimenti tra loro diversi, da quello per il suffragio delle donne, alla prima psicanalisi, alla poesia imagista. Fu lei a coniare il termine flusso di coscienza. Oppure ancora Edith Olivier, nota anche per aver ospitato nella sua dimora nel Wiltshire una cerchia di famosi scrittori, artisti e compositori – Bright Young Things – di cui facevano parte, tra gli altri, Rex Whistler, Cecil Beaton, Siegfried Sassoon e le sorelle Mitford. Fu la prima donna sindaco inglese. Senza dimenticare poi le nostre riscoperte italiane, inaugurate con La rivincita del maschio di Amalia Guglielminetti, passando poi attraverso la folgorante raccolta di racconti Humoursex di autrici semi sconosciute al grande pubblico ma che nel panorama culturale dei primi del Novecento avevano avuto un ruolo fondamentale: non solo scrittrici, ma anche giornaliste e femministe. Stiamo parlando di Marchesa Colombi, che fondò il Corriere della Sera insieme al marito ma chissà perché ci si ricorda solo di lui o di Matilde Serao che fondò non uno ma tre giornali e fu candidata al premio Nobel. Per finire poi con Gli Agonizzanti di Regina di Luanto, un vero e proprio romanzo della crisi che potrebbe stare sullo scaffale insieme a Svevo e Pirandello ma che invece nei libri di scuola non viene nemmeno menzionato.

Veniamo a b8ttoni e raccontiamo, ai Lettori e alle Lettrici forti che ci seguono su Satisfiction, da dove nasce la necessità di questa nuova collana di narrativa italiana di 8tto edizioni e parliamo dei primi quattro titoli pubblicati finora?

Quest’anno abbiamo sentito l’esigenza di offrire storie più vicine a noi, più connesse al territorio, romanzi che parlano una lingua più familiare, più intima, ma che conservano ancora il brivido dell’inaspettato. È così che nasce B8ttoni ed è per questo che abbiamo scelto come sottotitolo storie cucite addosso. Abbiamo già pubblicato quattro romanzi frutto della penna di autori esordienti o semi esordienti. La giraffa non c’entra di Irene Bonino, una storia familiare che si dipana su quattro generazioni e due continenti in cui la ricerca del proprio posto del mondo e del proprio progetto di felicità rappresenta il focus della narrazione. Il corpo inverso di Barbara Guazzini racconta la storia di un padre e di un figlio che si sviluppa nell’assenza mentre una verità nascosta riemerge dal passato per salvare il protagonista dalla condanna della propria diversità. È atroce la luce di Stefano Galardini ci presenta Giuà e Rea, due personaggi forti e liberi che devono fare i conti con un segreto che riemerge dal fango di un’alluvione e che sconvolge la piccola comunità di Morre, nell’entroterra ligure. Infine Erba verde è il nostro letto di Marina Milani è un affresco di famiglia che si snoda tra Bergamo, la Svizzera e il Borneo, tra il secolo scorso e i giorni nostri. Una storia di legami spezzati e riannodati, identità da affermare e… clorofilla!

Buona Lettura dei titoli della casa editrice 8tto Edizioni!

Antonello Saiz

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