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Nel regno della Litweb. Intervista a Ippolita Luzzo

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Di recente, sulle pagine de ‘Il Giornale’, è stato sottolineato come Ippolita Luzzo animatrice del gruppo Litweb su Facebook e del blog ‘Il Regno della Litweb’, che proprio in questi giorni ha compiuto dodici anni di vita, abbia saputo richiamare l’attenzione sui problemi e i disagi delle piccole case editrici presso il ‘Salone del Libro’ di Torino, con un articolo a firma di Matteo Franceschi Sacchi: un bel riconoscimento per una persona che ha saputo riscoprire la vitalità del mondo letterario e culturale italiano. Dodici anni compiuti a giugno; dodici anni che rimangono lì a testimoniare l’esigenza di esistere; dodici anni di “carezze”, come ha affermato il critico d’arte e professore dell’Università di Reggio Calabria, Ghislain Mayaud; dodici anni che, oltre alle “carezze”, hanno raccolto anche molti ‘pugni’ sulle gravissime indifferenze verso il mondo della cultura. Ne abbiamo parlato con Ippolita Luzzo, animatrice de ‘Il Regno della Litweb’: un vero e proprio fenomeno come blogger segnalatrice di lavori, opere e libri interessanti e critica letteraria di notevole livello.

Giovanna Albi

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Ippolita Luzzo, quando sono cominciati i riconoscimenti intorno al suo lavoro da blogger?

Durante il Covid, Alessandro Zaccuri riportò la mia iniziativa di un mio primo video nazionale, girato in una libreria, per auspicare il ritorno alla libertà. Sono poi stata pubblicata con alcuni miei versi nella ‘Bottega della poesia’, la rubrica di Gilda Policastro su ‘Repubblica’ e come blogger sono stata intervistata su ‘Il Mattino’ di Napoli. Né dimentico sicuro perché anche altre testate nazionali che hanno parlato del blog ‘Il Regno della Litweb’ e del mio gruppo Litweb. Da lì, sono discese numerose collaborazioni con altre riviste e blog: ‘Pangea’; ‘Prospektive’; ‘La Masnada’; ‘Cabaretbisanzio’ di Lorenzo Leone; con il blog di Giacomo Verri; con ‘Borderline’ di Martino Ciano; con ‘Sine Pagina’ di Antonella Perrotta. Veramente moltissime sono state, inoltre, le riviste che mi hanno dedicato recensioni e interviste: da ‘Carmilla’ con Paolo Lago a ‘La Nazione Indiana’ con Francesco Forlani; da ‘Lankenauta’ con Gianluca Massimini a ‘Blablacar’ con Giovanni Di Marco, tanto per citare alcune uscite più vicine nel tempo. Ricordo anche, con grande affetto, Walter White: un nick per nascondere il suo vero nome, il quale mi fece un’intervista che mi piacque particolarmente”.

Nel circuito radiofonico?

“Nel circuito delle radio, mi è cara l’intervista di Gianluca Garrapa, per ‘Radio Livorno’, quella di Benny Bottone per Radio Capital, ma ho rilasciato interviste anche con una radio di Palermo, grazie a Giuseppe Caleca e con ‘Radio Ciak’ di Elisa Chiriano a Catanzaro. Innumerevoli le partecipazioni a presentazioni di grande spessore letterario. Solo per citarne alcune: Marino Magliani, ospite del ‘Regno della Litweb’ col supporto del ‘Sistema bibliotecario lametino’ e della libreria Tavella; e poi, Mauro Minervino, Giovanni Di Marco, Angela Bubba, Elena Giorgiana Mirabelli, Lia Migale, Cinzia Leone, Ezio Sinigaglia e Peppe Millanta. Tutti autori molto amati. Infine, è impossibile descrivere, in questo momento, la meraviglia di incontri come come quello con Claudia Melica e Maria Antonietta Ferraloro. Molto gustosa l’intervista sulle ‘ricette’ fattami da Pinuccio Alia e apparsa sul giornale ‘Il quotidiano del Sud’, con ‘grispelle’ a volontà. Ma ciò di cui vado più fiera è l’aver riconosciuto il valore degli altri prima che venissero scoperti o rivelati dalla stampa nazionale. Riconoscere il valore delle persone dona ricchezza e dignità al nostro vissuto. Dopo tanti anni, credo che il blog ‘Il Regno della Litweb’ sia ormai un’esperienza finita e decisamente irripetibile, ormai storicizzabile per ‘uso personale’. Nel senso che se ne sta lì, in rete, a testimoniare anni fantastici: i migliori anni della mia vita”.

Lei è una blogger molto seguita e credibile: come è perché è nata l’idea di creare uno spazio sul web?

Il blog mi venne ‘regalato’ da Bruno Corino, un professore di filosofia che ha contestualizzato, circa dodici o tredici anni fa, il fenomeno della ‘Litweb’: la letteratura che nasce e si diffonde sul web. Il blog mi era sembrato, sin da subito, uno spazio libero, una pagina di diario: un’opportunità per raccontarmi man mano che ci scrivevo e che finivo ‘dentro’ il mondo della Litweb”.

Lei è laureata in filosofia; quanto incide la sua formazione filosofica nello scrivere le sue recensioni? “

Gli studi filosofici riecheggiano qui e là, ritornando in mente come una guida, come compagna di strada. Io di solito utilizzo, come immagine, la ‘zattera’ e dico che sia gli studi filosofici, sia i testi di letteratura greca e latina sono le ‘zattere’ che ci permettono di non essere completamente sommersi dalle acque televisive e mediatiche. Leggere Aristotele, in particolare la ‘Metafisica’ di Aristotele, diventa perciò una salvezza. Conoscere Boezio e ‘La consolazione della filosofia’ ci permette di sopravvivere”. Lei si è dimostrata anche un’ottima ‘talent scout’, nel senso che spesso scrive recensioni su autori poco noti di piccole case editrici, segnalandoli alla grande stampa: quali libri e quali autori sono oggi considerati grandi scrittori? “Non avevo ambizioni personali e, non avendole, mi sono sentita libera di fornire una mia lettura di alcuni libri che mi giungevano a casa, senza che mai io abbia chiesto una copia. Opere che mi arrivavano in casa come spinti dal bisogno di essere capiti: i loro autori, i loro editori, le loro riviste letterarie. E per loro intendo tutto il mondo che gira intorno ai libri: le agenzie editoriali, i critici letterari, i librai, i festival letterari, i concorsi, le rassegne, tutto il circuito delle presentazioni. Un fenomeno che ora si è ancora più allargato su ‘Tik Tok’, dove si fa la fortuna commerciale di un libro o su Watpadd piattaforme di storie. Sul mio blog, invece, non essendo interessata a proporre alcunché, ho scelto di scrivere in base al piacere di leggere, felice di vivere dentro i libri come facevo da adolescente, come ho sempre fatto sin da bambina. Un vivere dentro la letteratura ed esserne felici quando si incontrano autori come Ezio Sinigaglia, Peppe Millanta, Romeo Vernazza, Angela Bubba, Emanuela Cocco, Elena Giorgiana Mirabelli, solo per fare qualche nome di scrittori e scrittrici oggi amatissimi. E poi bisogna conoscere il fantastico mondo delle riviste letterarie: l’ultima che mi è appena giunta a casa, ‘Superlunaria’, con un formato enormemente allungato come i giornali della mia adolescenza, decorato con disegni stratosferici, quasi da farci un quadro da appendere, con testi sorprendentemente ironici e capaci di proporre un pensiero giocoso. Insomma, una rivista che vorrei far conoscere a tanti. E poi Palin, Crack, Provocazione: poco conoscono la felicità di far parte di questo mondo. Tutto questo io l’ho scoperto grazie ai miei dodici anni di vita da blogger. Ultimamente ho incontrato Vanni Santoni ad Aghia Sophia e vorrei aggiungere una fotografia a testimonianza di una bella amicizia. E ringrazio anche te, Giovanna, per avermi dato l’opportunità di parlarne”.

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