Marcello Veneziani ci introduce alla lettura dell’Epistolario del filosofo tedesco – edito da Adelphi – raccontandoci di un Nietzsche che perde i soldi speditigli dalla madre per Natale, che fa regali ai bambini dei vicini, che consuma pasti frugali in completa solitudine, che prende i treni sbagliati. Lettere inedite che ci conducono tra i suoi pensieri di filosofo e una vita pratica che è completamente incapace di gestire. Anche Giovanni Papini, che incontrava Nietzsche nel 1885 sui lungarni fiorentini, lo descrive come “un uomo che portava lenti molto grosse e due baffoni enormi : la faccia era larga e carnosa ma grave e un po’ triste”.
(il Giornale pag. 27)