All’inizio dell’ultimo romanzo di Edmund White, “Jack Holmes and His Friend”, si apprende che il protagonista eponimo è “molto attraente” – in modo quasi comico. Un narratore onnisciente ci descrive Jack come brillante, il classico “ragazzo della porta accanto”, di aspetto piacevole, con spalle larghe e capelli biondo sporco e “muscoli dello stomaco duri come il guscio di una tartaruga.” L’abbellimento delle caratteristiche dell’avvenente Jack e la sua personalità piacevole potrebbero sembrare gratuiti se non servissero ad accentuare la stranezza del suo celibato e, cosa più importante, fornire un forte contrasto con l’amico del titolo, il semplice Will Wright, che guarda caso è l’oggetto delle attenzioni di Jack.
(Adam Eaglin, The San Francisco Chronicle, 25 gennaio 2012)