Non si sente alcun dolore quando il delicatissimo tessuto della
retina viene fuso dal calore di un migliaio di soli.
Sir Arthur C. Clarke, the Light of Darkness
L’eredità che ho ricevuto è una ricchezza ed un peso.
Leggo molti libri, viaggiare nel tempo è il mio pane quotidiano, il che mi ha spinto negli anni a scrivere su un quaderno delle date. Continuerò a farlo anche in futuro.La cosa che vorrei fare davvero è attraversare l’Edmund Pettus Bridge e farlo in quel preciso momento, in quel 7 marzo del 1965 quando qualcosa cambiò davvero. Tuttavia oggi, come ricordò il Presidente Barack Obama il giorno di quel cinquantesimo anniversario : “basta aprire gli occhi per sapere che la storia razziale di questo paese getta ancora un’ombra lunga su di noi”.
Legami di sangue di Octavia E. Butler, edizioni SUR, con la traduzione di Veronica Raimo, come più volte dichiarato dall’autrice non è un romanzo di fantascienza, benché la protagonista si trovi catapultata nel passato nello stato che vide i suoi antenati essere schiavi:“il viaggio nel tempo è solo un meccanismo per portare il personaggio a confrontarsi con le proprie origini”.La forza di questo romanzo risiede nella sua sua verità, nel fatto che racconta qualcosa che realmente è accaduto. Lo schiavismo per il lettore italiano è un tema lontano, non è nella nostra memoria, non vive in noi, non reagisce come una ferita aperta su di noi, non ci scuote che in un modo indefinito, rimane quasi sospeso e non crea apparentemente sufficiente tensione, eppure lo riconosciamo, lo ripudiamo, diciamo a parole che sempre saremo pronti a combatterlo. Eppure… eppure Octavia E. Butler coglie perfettamente in questa sospensione l’orrore e la possibilità. Nel leggere questo libro qualcosa dentro di noi si fa più debole e ci fa paura.Sapere che un tempo, in un luogo preciso, la normalità è stata così spietata e disumana genera un forte senso di repulsione. Ciò che è stato una volta potrà riaccadere. Poiché l’uomo ha fatto cose all’uomo sotto gli occhi di tutti, alla luce del sole, poiché il simile ha braccato il suo simile, poiché il fratello ha incatenato il fratello e lo ha piegato nei campi, ha stretto le sue catene e lo ha stuprato.
Edoardo M. Rizzoli