L’opera di Patrick Modiano, Premio Nobel 2014, è tutta una grande rimodulazione di una stessa storia. Motivi, personaggi, situazioni si ripetono ossessivi all’infinito. Ogni libro è il tassello di un unico mondo in cui il lettore può perdersi e ritrovarsi di continuo.
In questo senso non fa eccezione Il nostro debutto nella vita, testo teatrale pubblicato in Francia nel 2017 e portato adesso in Italia da Einaudi. Protagonisti della storia sono due ventenni, Jean e Dominique. Lui vuol diventare uno scrittore, e gira con il proprio manoscritto in una valigetta che tiene ammanettata a un polso; lei è un’attrice, nel tempo della storia sta facendo le prove de Il gabbiano di Čechov. L’azione si svolge quasi interamente nel camerino di un teatro, con un altoparlante che restituisce le voci fuori scena degli attori che provano. Attorno ai due protagonisti si muovono altre due figure, la madre di Jean e il suo compagno, personaggi tragici e minacciosi insieme.
Tornano quindi alcuni dei motivi cari a Modiano: la scrittura, il sogno, i ricordi perduti, la giovinezza e le figure femminili evanescenti. Più volte nel corso della storia Jean accenna alla sua volontà di scrivere, un giorno, un testo teatrale ispirato proprio alle vicende di quei giorni. Ecco quindi che il raccontare diventa non solo un girovagare nella memoria ma anche un dialogo dell’autore con se stesso, un riflettere sul rapporto tra scrittura e ricordo, tra sogno e realtà.Questo rende il testo, tra le altre cose, un piccolo gioiello metanarrativo che, seppure in modo meno scoperto, ricorda un po’ il Paul Auster di Viaggi nello scriptorium.
Ricorrente nel testo è l’espediente scenico dall’abbassarsi e rialzarsi della luce – talvolta fino a lasciare il palcoscenico al buio –, che spesso coincide con un salto di tempo o col passaggio a un tempo altro, un tempo di sogno. Ed è forse lì, in quel tempo sospeso, che si trova la bellezza dei libri di Modiano, che siano romanzi o testi per il teatro. Perché quel tempo e quel raccontare restituiscono al lettore il piacere dello smarrirsi. E il ritrovarsi, alla fine, non è più così importante.
Edoardo Zambelli
Recensione al libro Il nostro debutto nella vita di Patrick Modiano, Einaudi, traduzione di Emanuelle Caillat, 2020, pagg. 64, euro 12.