Il “libro delle laudi” di Patrizia Valduga, diviso in tre parti e composto per intero da sequenza in distici di endecasillabi, è una dichiarazione di fedeltà amorosa per il compagno scomparso, il poeta Giovanni Raboni, a cui la voce poetica si rivolge direttamente. Ma il “tu” del destinatario funziona anche come uno specchio che l’aiuta a vedersi nel percorso di conoscenza e trasformazione. Il libro sembra allora inaugurare nuove stagioni per la sua vicenda esistenziale e poetica.
(Roberto Galaverni, La Lettura, Corriere della Sera, p. 18, 22.1.2012)