Per David Gaughran, farsi pubblicare è sempre stato un sogno. Ma dopo 18 mesi trascorsi cercando di trovare un agente negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Irlanda – cosa che lo ha portato a raccogliere più di trecento rifiuti – cominciava a perdersi d’animo. Poi, alla fine dello scorso anno, è stato contattato da un agente a New York. “Mi ha detto che adorava il mio romanzo e chr voleva rappresentarmi. Ha detto un sacco di cose belle a proposito del libro e ha detto che ci saremmo risentiti entro una settimana. Ma quella è stata l’ultima che io abbia mai sentito parlare di lui”. Purtroppo, non c’è nulla di insolito nella storia del Gaughran. Ma mentre quest’esperienza avrebbe potuto abbatterlo, Gaughran, come tanti altri, ha continuato a pubblicare il suo lavoro. L’avvento degli e-book gli ha permesso di auto-pubblicarsi. È già successo negli Stati Uniti con autori come John Locke e Amanda Hocking che sono diventati best sellers con gli ebook: Locke ha venduto oltre un milione di libri. E ora gli scrittori irlandesi sperano di ricalare questa tendenza. Questo approccio ha dei grandi vantaggi – in particolare, l’opportunità di fare più soldi. In un contratto di pubblicazione tipico un autore si può aspettare circa il 10 per cento del prezzo di acquisto del libro dopo che l’agente, editore e distributore hanno incassato la loro parte. Pubblicandosi da soli, tuttavia, gli scrittori possono mantenere più del 95 per cento per loro stessi, se vendono attraverso i loro siti web, o il 70 per cento se la vendita avviene attraverso Amazon. Perciò non c’è nulla di insolito nella storia del Gaughran. Un altro autore che si sta facendo con questo nuovo metodo di pubblicazione.
(Fiona Reddan, The Irish Times, 18 gennaio 2012)