“Predica e morte dell’Anticristo” di Luca Signorelli nel Duomo di Orvieto. Simile a Cristo in primo piano in mezzo alla folla, egli (esso) predica. Mosso dal demone al suo fianco e che gli ordina il da farsi all’orecchio. Il braccio sinistro di Satana è anche quello dell’Anticristo.
Marsilio Ficino in Apologia contra Savonarolam vede nell’hypocritarum princeps, nel frate ferrarese, l’Anticristo.
Il pricipe degli ipocriti «era guidato da uno spirito più diabolico che umano, di cui si serviva contro di noi per sedurci non solo con l’inganno ma anche con la violenza. L’astuzia di questo Anticristo nel simulare la virtù e dissimulare il vizio con perfetta costanza era incomparabile […] l’arte di farsi valere senza fondamento, un orgoglio luciferino, il dono di sostenere ovunque le più impudenti menzogne […] un volto, un tono, una parola spesso sfavillanti nel discorso capaci di imporrre convinzioni nate non tanto dalla persuasione ma dalla violenza.» E poi chiude affermando che astrologi e seguaci di Platone avevano presagito che l’ispirazione di Savonarola era il risultato “di influssi astrali molteplici e particolarmente malefici”.
Uno spasso, sembra che le maschere si ripetano nel sempre uguale.