Nel suo ultimo libro “Uscita di sicurezza”, da oggi nelle librerie per i tipi di Rizzoli, Giulio Tremonti teorizza la crisi in atto e avanza alcune proposte per rimettere in piedi qualcosa di nuovo. “Sono giorni pericolosi per la democrazia, “ scrive, “ minacciata dai banchieri e da i loro tecnici”. Tremonti riprende la critica alla globalizzazione già condotta alcuni anni fa, l’analisi sul ruolo della finanza, responsabile della grave crisi in atto, e i tentativi fatti dai governi, che, a causa di un modo vecchio di pensare, non hanno prodotto alcun risultato. Allarga poi il discorso all’Europa e all’euro, nato con alle spalle “un vuoto di potere” e quindi “moneta politicamente neutrale”, manovrabile dall’esterno.
(Danilo Taino, Corriere della Sera, p. 33, 25.1.2012)