«Colui che interroga il dio giunge sul far della sera, brucia incenso sul focolare e, dopo aver riempito d’olio le lucerne e averle accese, depone sull’altare a destra della statua una moneta del luogo – la moneta è detta “rame” – e pronuncia all’orecchio del dio la domanda che intende rivolgergli; poi si tappa le orecchie e si allontana dall’agora; una volta uscito, toglie le mani dalle orecchie e, qualsiasi voce [φωνη] oda, la considera responso oracolare.»
Pausania il Periegeta, Guida della Grecia, libro VII.