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Quando Kurt Cobain scrisse a William Burroughs. Il carteggio inedito.

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La passione di Kurt Cobain per William Burroughs non è mai stata un mistero. Il leader della band dei Nirvana, scomparso nel 1994, nutriva per lo scrittore statunitense un’ammirazione che secondo  qualcuno sfiorava l’ossessione. Fra i protagonisti della Beat Generation, corrente alla quale Cobain si sentiva particolarmente legato, l’autore de Il Pasto Nudo è stato senza dubbio quello che più di ogni altro ha influenzato la sua musica e il suo immaginario. 

Nell’autunno del 1992, senza ancora essersi mai incontrati personalmente, i due collaborarono alla realizzazione del singolo The “Priest” They Called Him: un brano registrato a distanza, in luoghi e momenti differenti, in cui la chitarra di Cobain accompagnava un reading di Burroughs. L’esperienza rappresentò per il musicista di Seattle il coronamento del sogno di una vita  e lo entusiasmò al punto di aspirare a un coinvolgimento ancora maggiore del suo mito letterario all’interno della sua produzione artistica.  Nell’estate del 1993, in occasione dell’uscita di In Utero – terzo e ultimo album della band, dopo il successo planetario di Nevermind – Kurt Cobain scrisse a William Burroughs chiedendogli di apparire insieme a lui nel videoclip del singolo Heart-Shaped Box. In una prosa sorprendentemente sobria ed essenziale, Cobain esprime a Burroughs tutta la sua ammirazione, cercando di comunicargli il valore profondo che avrebbe avuto per lui l’opportunità di una loro reale collaborazione e confidandogli le reticenze e le paure che lo spingono a temere che il significato intimo e personalissimo della sua richiesta possa essere frainteso.
La lettera, integralmente inedita in Italia, è apparsa finora soltanto negli Stati Uniti all’interno del sito Realitystudio, un progetto critico di archivio e di ricerca dedicato alle opere e alla memoria di William Burroughs. 

Il video sognato da Cobain non venne mai realizzato a causa del rifiuto dello scrittore, che non manifestò mai particolare interesse né apprezzamento per la musica di Nirvana ma che accettò finalmente di incontrare di persona il musicista, due mesi dopo aver ricevuto il suo messaggio.

Kurt Cobain morirà suicida nell’aprile dell’anno seguente,  appena ventisettenne, sparandosi un colpo di fucile in testa.  Burroughs, che gli sopravviverà di soli tre anni, si dichiarerà profondamente rattristato dalla sua scomparsa.
Claudia Bertozzi
 
Quando Kurt Cobain scrisse a William Burroughs. Il carteggio inedito.
2 Agosto 1993
Caro William,
è un po’ strano scrivere a qualcuno che non ho mai incontrato, ma con il quale ho già registrato un disco. Mi ha fatto davvero piacere avere questa opportunità: è un grande onore essere ritratto al tuo fianco sul retro della copertina. Ti scrivo ora riguardo alla possibilità che tu appaia accanto alla mia band, i Nirvana, nel primo video del nostro nuovo album “In Utero”. Anche se so che Michael Meisel della Gold Mountain Entertainment  (l’agenzia che mi rappresenta) ha già parlato con James Grauerholz, volevo avere la possibilità di spiegarti personalmente perché vorrei che tu fossi presente nel video. Soprattutto, vorrei che sapessi che questa richiesta non nasce dal desiderio di sfruttarti in alcun modo. Mi rendo conto che le chiacchiere della stampa riguardo il mio uso di droghe potrebbero farti pensare che questa richiesta provenga dal desiderio di instaurare una sorta di parallelismo fra le nostre vite. 
Permettimi di assicurarti che non è affatto così.
 Come ammiratore e studioso del tuo lavoro, sarei deliziato dalla possibilità di lavorare direttamente con te. Capisco che tu possa voler evitare qualsiasi utilizzo diretto della tua immagine (proprio per evitare di offrire alla stampa qualunque appiglio per le speculazioni menzionate poco sopra). Per questo, sarei ben felice se il mio regista utilizzasse tecniche di trucco in grado di mascherare la tua identità. 
Io sarei orgoglioso di avere William Burroughs nel mio video nel ruolo di se stesso, e sono molto più interessato ad avere l’opportunità di lavorare con te piuttosto che pemettere che il pubblico lo venga a sapere.
Detto questo, lascia che ti ripeta quanto sarei contento se questo potesse realizzarsi. 
Mentre lascio spazio a Michael e James di continuare a discuterne fra loro, sarei disponibile a parlarne direttamente con te quando e come lo riterrai opportuno.
Ti ringrazio di cuore per la tua considerazione.
Un caro saluto,
Kurt
 

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