Tra Rainer Maria Rilke e la scrittrice austriaca Magda von Hattingberg, dal poeta chiamata Benvenuta intercorse un fitto e intimo epistolario: qui proponiamo una lettera scritta dal poeta nel 1917.
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Mi piace guardare dentro le cose. Riuscite a immaginare con me quanto sia glorioso, per esempio, vedere dentro un cane, passare dentro di lui, entrare nel cane esattamente al suo centro, il luogo da cui esiste come cane, quel luogo in lui dove Dio si sarebbe, per così dire, seduto per un momento quando il cane era completo, per guardarlo nelle sue prime previsioni e nozioni e fargli sapere con un cenno che era buono, che non gli mancava nulla, che non si poteva fare un cane migliore. Per un po’ si può sopportare di stare in mezzo al cane, ma bisogna essere sicuri di saltare fuori in tempo, prima che il mondo si chiuda completamente intorno a lui, altrimenti si rimarrebbe cane nel cane e si perderebbe tutto il resto.