Lo scrittore Ian McEwan ricorda l’amico scomparso Cristopher Hitchens, anche negli ultimi giorni della malattia, vorace lettore e desideroso conversatore. Capace di scrivere articoli su Chesterton anche in ospedale e di leggere romanzi in poche ore, discute con McEwan di letteratura e pur essendo confinato in un letto era ancora capace di sorprendere con le sue riflessioni. (pag. 57, 20-12-11, la Repubblica)