È una raccolta poetica gentile, Fedeltà del gelso di Roberto Concu. Una risposta saggia alla vita, nella costante corrispondenza alla fiducia e all’origine delle parole, il bagaglio sentimentale trasportato dalle stagioni e da ogni benevola esperienza.
I versi ricompongono nello spazio metafisico i richiami profondi e istintivi della terra, nella fantastica distrazione che è l’eredità di un incanto e il premuroso legame con la realtà, l’eterna sospensione che dilata la nobile consistenza del tempo e occupa l’educata quanto naturale familiarità ai luoghi come alle persone, con l’immediatezza dei sentimenti e la spontanea armonia con la natura.
Il poeta intrattiene miracolose sensazioni, assolute e improvvise circostanze poetiche, che ispirano la trasposizione simbolica del gelso, osservato in tutti i suoi mutamenti e trasferisce le similitudini originarie arricchendo significati alla vita.
Concu si descrive fedelmente nell’accoglienza riservata ai suoi versi – teneri, candidi e immaginifici – dove gli accadimenti umani si identificano con la sorprendente e determinante urgenza della vita, nell’impeto entusiastico di creare un componimento poetico dell’anima che trae la sua forza dalle suggestioni dei pensieri e delle immagini.
Il libro intreccia l’autentica manifestazione della verità poetica, il sentimento delle cose, il senso di stupore e meraviglia nei toni semplici e rapidi dello spirito libero, un intimismo espressivo e crepuscolare, l’attimo presente oltre le stagioni che aprono l’anno naturale, i luoghi del cuore esposti allo scorrere inesorabile del tempo, in una cortina di ombre e luce, di gioia e di tristezza.
Una letteraria e nostalgica bellezza degli spazi, il compimento di una alleanza emotiva, il valore estetico dell’illuminazione che non consuma e non inganna la memoria di ogni vissuto.
L’autore assapora la grazia degli incantesimi e la naturale abitudine della realtà quotidiana, rifugiandosi negli interni del silenzio, ritrovando la confidenza diffusa delle atmosfere e dedicando il tempo ai sogni, proteggendoli e coltivandoli al di là dell’indifferenza dei tempi.
Spirito romantico, nel caldo e ammantato colore della speranza, lo spirito poetico giunge a una meta riservata, privata, lontana dai clamori del mondo, adagiando l’atemporaneità dei valori affettivi, proiettando nel cuore di un destino che pulsa e batte gli attimi della vita, scandita dal torpore e dalla compiacente indolenza assopita di chi sa vivere altrove altre vie, altri destini.
L’energia espressiva e ospitale delle parole accompagna la delicatezza dell’appartenenza con la generosità della contemplazione per i frutti che la poesia dona, cinge il legame con l’evocazione dei sentimenti, stringendo l’alleanza con la bellezza di ogni destinazione umana.
Rita Bompadre
Recensione al libro Fedeltà del gelso, di Roberto Concu, AnimaMundi Edizioni, 2020, pagg. 67, € 8.
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Di seguito, alcuni testi tratti da libro.
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Mattino.
Nella sacralità del silenzio
odo il canto
della figlia del giardiniere
un’onda di mistero
mi commuove.
O dolce, ridente Saffo
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Nuovo gennaio.
Spoglio il gelso –
monaco fedele al voto –
la verità oltre la parola
esige il medesimo linguaggio
spoglio
Foglie parole
ammucchiate
agli angoli del cortile
Come transita in fretta
la luce nell’ombra
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Parola è il volto
presenza che si auto-nega
sino a non mostrarsi più
e spingerci
laddove il dolore
è conoscenza
la voce un passo
tra possibile e impossibile
Mostrare il volto
le cose
il loro –
osceno
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L’inizio della pioggia
accorda il giorno
con la pelle tesa delle foglie
Rifuggono i merli e i
passeri venuti a beccare
le briciole sul balcone
Matura la luce
allo stesso ritmo secolare
della pioggia
tutto è pace e desiderio
prima che il mondo si risvegli
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Un nuovo alfabeto
oltre l’egoismo
l’oscuramento
la corruzione –
Aleph e Ghimel –
fedeltà e primavera
una nuova voce
con cui
manomettere
il nome d’ogni cosa
riconoscere
la sacralità del silenzio
davanti al muro del Mistero