Proponiamo qui di seguito un estratto dalla prefazione del nuovo libro HEMINGWAY, La vita e dintorni, un omaggio della casa editrice De Agostini Libri al celebre scrittore Ernest Hemingway. La prefazione è scritta da Mariel Hemingway, nipote di Ernest, autrice del libro assieme a Boris Vejdovsky. Mariel ha trascorso la sua infanzia a Ketchum (Idaho) dove suo nonno, che vi è sepolto, soggiornava regolarmente per dedicarsi alla scrittura. Per la prima volta, con quest’opera, rende omaggio al suo illustre progenitore.
Nella prefazione al libro, Mariel definisce il nonno “Un esempio di vero uomo, appassionato di caccia grossa e di pesca d’altura, amante del buon vino e della buona tavola, dotato di una prosa precisa ed essenziale e, soprattutto, mio nonno”. Una descrizione che in poche parole inquadra amabilmente l’uomo e lo scrittore Ernest Hemingway, mettendone in evidenza le sue più famose caratteristiche. “Papa” muore tre mesi prima della nascita di Mariel “ma l’eredità che ci ha lasciato con la sua creatività e il suo carisma influenza da sempre la mia vita e quella di chi mi circonda”. Mariel ne ammira “il talento, la forza, la capacità di essere presente nella vita di milioni di persone in tutto il mondo” e sottolinea che “egli ha cambiato il modo di scrivere degli autori americani ed è ancora una figura di riferimento nel mondo letterario di oggi. […] ” Mariel conosce la formazione di suo nonno e vede nella città di Parigi il punto di svolta: “Fu a Parigi che Ernest iniziò la sua carriera di scrittore. Mio nonno aveva lasciato gli Stati Uniti per mettersi alla prova e per diventare un uomo migliore, più grande e più vivo. […] Egli amava la ricchezza della vita.” E lo ammira per gli insegnamenti lasciati “Che si trattasse del torrente più pescoso, del migliore Bordeaux o della donna più attraente della festa, mio nonno sapeva riconoscere sempre ciò che era bello. […] Riteneva che trovandosi faccia a faccia con il talento, il potere e il pericolo un uomo dia il meglio di sé. Mio nonno sapeva che una persona acquista valore sperimentando qualcosa di straordinario.” E conclude definendosi orgogliosa e felice di essere la nipote di Ernest Hemingway perché grazie a lui ha imparato a vedere le cose più pregevoli che la vita può offrire: ““Papa” amava la natura, le cose semplici, il cibo, la gente, e riusciva a tirarne fuori il meglio. Conservo tutto questo nel mio cuore, e lo ringrazio ogni giorno per avermi messa in condizione di capire come anche la cosa all’apparenza più semplice possa essere incredibilmente complessa. […] vedo le cose in modo diverso grazie alle mie origini e al sangue di mio nonno che scorre nelle mie vene.”
Mariel Hemingway, nipote dello scrittore Ernest Hemingway e sorella di Margaux, ottenne a soli 19 anni la nomination all’Oscar come miglior attrice non protagonista nel film Manhattan di Woody Allen. Forte di una lunga carriera cinematografica (nel 2008 ha girato My suicide del regista David Lee Miller), si cimenta anche con la scrittura sulle orme del grande nonno scrittore.