Dalla vita familiare in Tunisia alla storia di un uomo imprigionato a Dubai per un omicidio che non ha commesso, a quella di un uomo che lotta per risolvere le contraddizioni della propria identità multipla a New York, l’elenco ristretto dei candidati per il premio internazionale 2012 per la narrativa araba offre frammenti di vita che vanno da Beirut a Brooklyn. Il presidente di giuria Georges Tarabichi, presentando la lista dei candidati, tutti uomini, si è soffermato sull’uso innovativo di nuovi stili da parte degli autori selezionati per il premio (50.000 dollari) molti dei quali concentrati sulla “corruzione e la tirannia già diffusa nel mondo arabo”.
(Richard Lea, The Guardian, 13 gennaio 2012)