Arthur Phillips sulle pagine del New York Times parla della sua scrivania ideale. Come egli stesso dichiara, Phillips non è mai riuscito in ciò che egli chiama “l’arte virile” della misurazione. Tempo ha comprato un televisore troppo grande per il mobile a cui era destinato. Ora il televisore si trova sulla scrivania di Phillips. Il cui libro più recente, “The Tragedy of Arthur” (Random House) parla di uno scrittore di nome Arthur Phillips, che eredita quella che potrebbe essere una commedia perduta di Shakespeare. Sul New York Times, Michiko Kakutani ha descritto il libro come un “rompicapo cinese meravigliosamente complicato”.
(Julie Lasky, The New York Times, 19 gennaio 2012)