Tommaso Labranca riferisce dell’incontro con la stampa che ha preceduto ieri la lezione di Art Spiegelman al Circolo dei Lettori di Torino e riporta la pungente critica del fumettista al film “La vita è bella” di Roberto Benigni. “Benigni riprende la storia reale per trasformarla in fantasia. Usa la metafora per dire che Auschwitz non è Auschwitz, ma solo la rappresentazione di un brutto periodo da prendere con ironia. Questa è una vergogna”.
(Tommaso Labranca, Libero pag. 28. 20-1-2012)