Per trattare di questo ponderoso saggio, che si può leggere tanto in maniera continuativa quanto a spizzichi e bocconi (e in tal maniera fare onore al titolo di “Atlante” scelto dall’autore) si debbono smuovere i problematici concetti di Ideologia e Sentimento.
Ho optato per l’iniziale maiuscola non casualmente: tutti noi abbiamo più o meno chiare in testa le direzioni soggettive da dare a quanto i due concetti sovraespressi estremamente oggettivi intendono. Non si deve però assolutamente mai cadere nell’immodestia di pensare che quanto vale per noi, debba valere per tutti gli altri.
Dunque Ideologia e Sentimento – mie, dell’autore o di chiunque altro si appresti a leggere quanto scritto da Solinas – hanno veramente pari dignità. Vi si potranno trovare comunanze di vedute, flebili territori di confine o assolute discordanze, anche se il sottoscritto è dell’idea che nelle pagine del libro, qualcosa con cui concordare lo possa – e in certo qual modo lo debba – trovare chiunque.
Stenio Solinas non ha mai fatto mistero sul come la pensi, sul cosa lo trovi in disaccordo e cosa invece lo coinvolga;. Però, da uomo autenticamente libero, non tende assolutamente mai a presentarsi come semplice propagandista di idee, concetti, uomini, Cose che, chi proviene da una determinata “parte” (si è culturalmente e ideologicamente formato all’interno di quella corrente metapolitica denominata Nuova Destra, la quale si rifaceva principalmente alle tesi espresse Oltralpe dalla Nouvelle Droite debenoistiana), pare quasi debba forzosamente fare proprie.
All’interno di un libero contenitore come fu quello (e proporre riletture “da destra” di concetti gramsciani e pagine di Marx davvero deve essere parso più eretico che Thomas Müntzer a un cattolico del Cinquecento, per chi considerava “destra” o il binomio atlantismo/libero mercato oppure la selva di braccia tese in occasione delle commemorazioni di determinate date del Ventennio) Solinas volle, e ancora non ha smesso, essere tra i più liberi.
L’autore suddivide il testo – collazione di articoli e saggi brevi da lui stesso composti tra gli inizi degli anni Novanta e poco prima che il tomo andasse in stampa – in cinque sottoinsiemi. Data la quantità finanche eccessiva di informazioni contenute, ognuno può quasi assurgere allo status di libro.
I sottoinsiemi sono titolati: Italia, Francia, Donne (fatali), Vite (esemplari), Orientalismi Esotismi Snobismi. Come detto prima, sono ricche di talmente tante notizie, curiosità o semplice (?) gossip intellettuale (su poeti, prosatori e loro opere; su registi, attori e film; su criminali e donne di ogni genere; su Oriente e Occidente immaginati e reali) che, titolo ancora più centrato per la raccolta sarebbe stato meglio Enciclopedia, piuttosto di Atlante.
Il librone di cui stiamo parlando (in procinto di essere ristampato) è uscito nel 2020, quando era l’autore sessantanovenne. Età di pensieri e parole, nella quale Solinas ha evidentemente ritenuto d’uopo un resoconto degli anni che la precedettero.
Quanto si trova sull’Atlante ideologico-sentimentale sono infatti le tappe di un viaggio (altra logicissima ragione del titolo scelto) che l’editore stesso ci presenta come “antidoto alla fatica di vivere”.
Parafrasando quasi per intero il titolo di una canzone dei Dik Dik, il viaggio di uno scrittore, il quale, ben conscio che lungo un arco di tempo del genere di idee e posizioni è logico averne cambiate o modificate, sceglie onestamente di non omettere nulla.
Questo avviene si tratti della fascinazione per gli scrittori “collaborazionisti” francesi o della passione per la Dolce Vita; della difesa a spada tratta della reazione vandeana o del rispetto per l’idea di Rivoluzione (anche se, in questo caso, più che un “o” sarebbe d’uopo una “e”); per l’Oriente raccontato di Terzani, l’Occidente marziale di Jünger o quello di confine tra Mitteleuropa e oltre Atlantico di Sándor Márai; dell’androginia di una Mata Hari o Jane Birkin oppure della femminilità senza tema di smentite di BB.
Pronti per il viaggio?
Alberto De Marchi
Recensione al libro Atlante ideologico-sentimentale di Stenio Solinas, GOG Edizioni 2020, pagg. 840, € 27,00