Il Grand tour poetico, partito lo scorso 21 marzo da Como, paradiso lacustre al confine con la Svizzera da cui passarono i “viaggi in Italia” di tanti scrittori dell’Ottocento e del primo Novecento, da Goethe a Stendhal, da Hesse a Ibsen, approda ora in Sardegna, sulle tracce di un altro grande autore del secolo scorso, Davide Herbert Lawrence.
Sabato 6 giugno, dalle 9 alle 18, la carovana poetica attraverserà un tratto dell’isola, da Cagliari a Serri, seguendo il percorso raccontato dallo scrittore inglese nel suo libro “Mare e Sardegna” del 1921. La poetica “sferragliata”, attraverso un paesaggio ricco di storia e magia, si svolge nell’ambito del festival Leggendo Metropolitano in collaborazione con il Comune di Serri.
Come nelle tappe precedenti del Grand tour, che dall’inizio di quest’anno si è fuso con il Movimento mitomodernista fondato nel 1995 da Tomaso Kemeny, Stefano Zecchi, Giuseppe Conte e Roberto Carifi, l’ispirazione letteraria “d’antan” si coniuga con tematiche legate all’attualità e ai paesaggi che si attraversano: era stato così fin dall’iniziativa di lancio dell’intero percorso a tappe, la Freccia della poesia, che lo scorso 6 dicembre aveva attraversato l’Italia da Napoli a Milano, per finire con un maxi reading (200 partecipanti), colorato e pacifico, in Galleria Vittorio Emanuele, laddove nel 1909 un happening futurista era al contrario finito “a botte”, con la famosa “Rissa in galleria” dipinta da Umberto Boccioni. Il tema della tappa comasca era stato “poesia e psiche”, nell’ex ospedale psichiatrico San Martino, all’ombra del monte di Brunate, di cui è originaria la famiglia di Alda Merini e dove ogni anno viene celebrata la poetessa che scrivendo sopravvisse all’inferno del manicomio. Il 29 aprile, in Campidoglio, la terza epifania del Grand tour ha voluto ricordare la fondazione di Roma con una rinascita poetica. Il tema della tappa sarda non può che essere “poesia e natura”.
I poeti ferrovieri saranno Franco Buffoni, tra i più importanti autori degli ultimi trent’anni, la cui opera omnia è stata raccolta in un Oscar Mondadori, e i tre fondatori del Grand tour: il comasco Pietro Berra, la romana Flaminia Cruciani e il barese Gianpaolo Mastropasqua, tutti appartenenti alla generazione dei trenta-quarantenni, con diverse pubblicazioni all’attivo e una appassionata militanza declinata in decine di reading e iniziative in giro per l’Italia.
Il pubblico sardo ha gradito l’idea ancora prima di salire a bordo del Trenino verde: prova ne è il fatto che i 90 biglietti disponibili (a 20 euro l’uno) sono andati esauriti con anticipo. I passeggeri, come accadde sul Frecciarossa del dicembre scorso, sono invitati a portare come bagaglio poesie da condividere. Al pasto invece pensa l’organizzazione: la degustazione di prodotti tipici è, assieme alla visita guidata al sito archeologico di Santa Vittoria e alle abitazioni nuragiche in cui si potranno vedere all’opera artigiani che eseguono antiche lavorazioni tradizionali, uno degli ingredienti di questa tappa tour non solo letteraria, ma decisamente “antropologica”.
Accompagneranno il viaggio e le letture due musicisti, Maurizio Marzo e Maurizio Floris, chitarra e sax. Info sul sito www.leggendometropolitano.it.
D.H. Lawrence : Il Coraggio
(Libera versione di Tomaso Kemeny, tradotta in occasione dell’evento “Sulla rotta di Lawrence. La poesia della natura”, terza epifania del Grand tour poetico Mitomodernista che sta attraversando l’Italia dallo scorso 21 marzo)
Ciò che rende la gente frustrata
è l’accettare le menzogne
Se trovassero il coraggio di rifiutare le menzogne
e comprendessero ciò che sentono veramente
agendo conseguentemente
distillerebbero il balsamo essenziale di ogni esperienza
e come le noci in autunno, alla fine
sarebbero sani ed amabili.
E i giovani in mezzo ai vecchi
si sentirebbero come nei boschi a settembre
raccogliendo le noci dell’esperienza matura.
Ma come stanno le cose
tutto ciò che i vecchi possono offrire
sono i frutti aspri e amari,
ulcerati dalle menzogne.