Nelle Illusioni perdute di Honoré de Balzac si racconta la storia di un giovane poeta, Lucien de Rubempré. Che cosa lo rende interessante? Una mancanza di completezza. Il caro Lucien ha il tragico difetto di essere un provinciale, ma non fino in fondo. Se lo fosse in modo totale, assoluto, fino all’ultima goccia del suo…
Continua a leggere >Toshikazu Kawaguchi. Finché il caffè è caldo
Una atmosfera calda e rassicurante permea Finché il caffè è caldo, di Toshikazu Kawaguchi. Gli eventi hanno luogo durante l’estate, all’interno di una piccola caffetteria edochiana fresca e tranquilla, che nasconde un affascinante segreto: da oltre cento anni garantisce agli avventori un viaggio nel tempo a testa, per pochi attimi soltanto e solo con una…
Continua a leggere >Carlo Rovelli. Helgoland
I libri sono uguali alle persone. È una cosa di cui mi vado persuadendo mentre invecchio. Un po’ perché contengono storie, abitanti e un continuo vociare oltre il tempo, che si ripropone. E poi perché libri e persone non possono chiudere, non si possono cancellare, bruciare. Libri e persone esistono in relazione a noi. Ecco…
Continua a leggere >Achille Lauro. 16 marzo. L’ultima notte
16 Marzo. L’ultima notte di Achille Lauro è una attesa di adorazione pagana, una aspettativa di ritorno nell’intermezzo romantico che esalta la dichiarazione ostentata dei sentimenti. Una fastosa attrazione su inclinazioni impulsive, una trappola estetica in cui tutte le sensazioni umane sono mescolate, confuse, disorientate e trascinate dall’amore all’odio, nella verità estrema di ogni esperienza…
Continua a leggere >Larry Watson. Montana 1948
“E’ un’indiana, perché dovrebbe dire la verità?” Larry Watson, Montana 1948 Ho preso così tanti appunti su dei foglietti che il libro è cresciuto di diverse pagine. Ho consumato una matita, ho sottolineato delle frasi e ho sfregato le mie dita sulla carta, e lo farò ogni volta che vorrò avere una forte sensazione. Ciò…
Continua a leggere >Claudio Giunta. Le alternative non esistono. La vita e le opere di Tommaso Labranca
Le alternative non esistevano se ti chiamavi Tommaso Labranca. Esisteva l’alternativa di evitarlo, svi(t)arlo o almeno provarci, sino a quando non ti travolgeva con la sua parlantina. In realtà era lui a sfidarti senza notarti e la tua presenza volgeva al termine in pochi istanti. Ma se ti assorbiva nella sua dimensione eri già parte…
Continua a leggere >David Garnett. La signora trasformata in volpe
La Volpe, sempre lei, negli anni, nei secoli ha ispirato scrittori e poeti, ha dato origine a saghe e leggende. Esopo la pone a confronto con un grappolo d’uva inavvicinabile: «Nondum matura est» e ci regala una scusa per tutto ciò che non riusciremo a raggiungere. Montale invece raggiunge la sua Volpe, che ha 23…
Continua a leggere >Rodrigo Hasbun. Gli anni invisibili
Maggio 2016, salone del libro di Torino. Rodrigo Hasbun guarda il cellulare seduto su una sedia nello stand di Sur, indossa una camicia chiara a quadroni dal colletto aperto, ha un filo di barba e le spalle piegate in avanti, come se stesse proteggendo qualcosa. Si volta subito quando viene chiamato e mi stringe la…
Continua a leggere >Massimiliano Nuzzolo. L’ultimo disco dei Cure
Urgenze e bilanci, slanci non ancora sopiti che fanno a pugni con una stanchezza interiore difficile da combattere. Noia, resurrezioni improvvise e una sola certezza: trent’anni sono davvero un’età complicata con la sua prospettiva di necessaria maturità incombente e la porta su un passato “giovane” perennemente spalancata. Lo sa bene Pietro, il protagonista del libro…
Continua a leggere >Marina Stepnova. Malia d’Italia
«E tu cosa sognavi? Malja non rifletté nemmeno un istante: vivere. In che senso? Ho sempre sognato di vivere e basta, capisci? È la cosa più interessante. Vivere. Viaggiare. Fermarsi dove si vuole. Ripartire. Guardare. Vivere.» L’editore Voland porta in Italia l’ultimo romanzo di Marina Stepnova, scrittrice russa celebrata in patria, vincitrice di svariati premi…
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