Impaziente ammissione alla custodia delle emozioni, alle sfumature estreme di ogni coraggioso e sfrontato pensiero, il congedo visionario e onirico dalle oscure oscillazioni del cuore, il rovesciamento degli ideali, la luce fiammante delle malinconiche, aspre e ansiose dichiarazioni poetiche, questo è Decameron 57. The dual nature of silence – La duplice natura del silenzio, di…
Continua a leggere >Giulio Mozzi. Un mucchio di bugie. Racconti scelti 1993-2017
Il figlio di Maria Annunziata morì all’età di quattro anni. Maria Annunziata si era sposata a diciannove anni, incinta, con un uomo che era stato il primo uomo della sua vita e che lei aveva desiderato subito che fosse l’unico, per sempre. Ne La felicità terrena (Einaudi, 1996), la seconda raccolta di racconti pubblicata da…
Continua a leggere >Ezio Guaitamacchi. Amore, morte & rock‘n’roll
Siete davvero sicuri di conoscere ogni dettaglio che si cela dietro la scomparsa di alcune delle stelle più luminose che abbiano rischiarato i cieli del rock (e dintorni)? Sì? Be’, allora il consiglio è quello di confrontare le vostre presunte onniscienze con l’ultima, ponderosa fatica di Ezio Guaitamacchi, Amore, morte & rock‘n’roll. Organizzato in sei…
Continua a leggere >Pietro Pisano. Peso specifico dell’attimo
È un’opera di estrema densità poetica, Peso specifico dell’attimo, composta da Pietro Pisano, in cui l’efficacia visionaria è la frontiera di ogni incantesimo della conoscenza, è la misura lucida e temeraria di ogni domanda, è la volontà di ogni movimento errante delle possibilità umane. Edito nella collana Le lanterne-opere prime di poesia, a cura di…
Continua a leggere >Elisabetta Benedetti. I gatti vedono meglio al buio
Esiste forse una città che non possa tingersi di giallo? Esiste forse un luogo al mondo monocromatico? L’umanità latente viaggia da sempre nella multidimensionalità dell’essere, presenza ingombrante e giocoforza stimolo silente all’incedere. E in questo binomio incalzante, a cavallo dei tempi, ha innalzato cattedrali spesso abbassando lo sguardo. La dispersione in/di un attimo, l’insicurezza di…
Continua a leggere >Simonetta Bartolini. Yoga. Sovversivi e rivoluzionari con d’Annunzio a Fiume
Fiume (un tempo parte dell’Italia, oggi Croazia), anno 1920. Nella rovente temperie formata di nazionalisti monarchici e repubblicani, anarchici e quasi-bolscevichi, si forma una Unione di intenti e di corpi. Una “Unione di spiriti liberi tendenti alla perfezione” che, ispirata dalle avanguardie ma pensandosi avanguardia delle avanguardie, decide di editare una rivista. Titolo: Yoga. I…
Continua a leggere >Daria Bignardi. Oggi faccio azzurro
In apnea fino alla fine, raccogliendo il fiato come prima degli ultimi cento metri. Non è una gara olimpica, ma una gara con sé stessi. La più dura, imprevedibile e impegnativa. Chi vincerà? La nuova parte di sé o quella sconfitta e martoriata dal dolore? Galla (in onore di Galla Placidia e averle dato quel…
Continua a leggere >Donatella Di Pietrantonio. Borgo Sud
Donatella Di Pietrantonio torna nelle librerie con Borgo Sud, il seguito del best seller L’Arminuta pubblicato in ventisette paesi e vincitore di numerosi premi, tra cui il Campiello. Il nuovo libro conserva la stessa prosa chiara e precisa e le atmosfere abruzzesi (anche se più salmastre), ma è soprattutto la risposta a tutti quelli che…
Continua a leggere >Roberto Concu. Fedeltà del gelso
È una raccolta poetica gentile, Fedeltà del gelso di Roberto Concu. Una risposta saggia alla vita, nella costante corrispondenza alla fiducia e all’origine delle parole, il bagaglio sentimentale trasportato dalle stagioni e da ogni benevola esperienza. I versi ricompongono nello spazio metafisico i richiami profondi e istintivi della terra, nella fantastica distrazione che è l’eredità…
Continua a leggere >Giorgio Dell’Arti. Gli onorevoli duellanti ovvero Il mistero della vedova Siemens
«C’è stato un tempo il mondo» cantava il poeta Ferretti, «odorante di sangue fertile, rigoglioso di lotte, moltitudini, splendeva pretendeva molto…» E a un tempo corsaro, ardimentoso e fulgido, che non era in grado d’immaginare la barbarie che l’attendeva e che l’avrebbe cancellato, reso obsoleto e goffo, appartengono le donne e gli uomini che attraversano…
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