Gli innamorati non ci sono per nessuno. Nemmeno per San Valentino, troppo impegnato a confezionare le solite idee regalo. Per dirla con Jacques Prévert gli innamorati sono altrove, molto più lontano della notte, molto più in alto del giorno. Sono sempre connessi, flirtano su Instagram, litigano su Tik Tok, si tradiscono su Clubhouse. Scordatevi le…
Continua a leggere >Davide Steccanella. Milano al cinema
Se è vero che Roma ha rappresentato da sempre l’epicentro produttivo e realizzativo del cinema italiano è anche vero che la più “grigia” ed industriale Milano ha saputo sollecitare in più occasioni l’estro di molti importanti cineasti di casa nostra. Al punto che le tante trasformazioni che hanno interessato Milano dal dopoguerra ad oggi paiono…
Continua a leggere >Se t’inventi i turbamenti
Dove vai se un dramma non ce l’hai? Che ne sarebbe stato di Giovanni Pascoli senza la dolorosa e irrisolta morte del padre, quell’atroce delitto che il poeta rievocò in molte liriche tra cui X agosto, e che rimase impunito e archiviato come “commesso da ignoti”? Probabilmente della poetica del fanciullino non ne avremmo mai…
Continua a leggere >Pretend it’s a life
Sono rientrata alla base milanese dopo aver trascorso tutto l’autunno sull’isola che c’è, riparata dal virus e ristorata dal vulcano, dalla natura e dall’amore. L’atterraggio nella “normalità” è stato un hard landing, scombussolante e snervante. Sballottati tra chiusure, restrizioni, limitazioni, in città non ci resta che pretendere di avere una vita sospesa e in attesa….
Continua a leggere >94
Ti scrivo una lettera su un foglio di pergamena E ad ogni parola d’inchiostro, penso agli intarsi di cielo tra i rami d’inverno e alle rondini nei loro voli di primavera dentro la nera cornice della tua finestra. Ti scrivo una lettera per togliere voce al mio discorso e perché tu, immerso nelle parole ricrei…
Continua a leggere >93
È colpa della notte se lascio i pensieri sul davanzale, mentre tutto rimane difficile da interpretare nei miei sonni improvvisi nei respiri recisi, in questo motore che gira. È colpa del nero che m’avvolge, del suono del faro a picco sul mare. Ti aspetto e mi lascio toccare. Mi trovi sempre quando nel buio disegni…
Continua a leggere >92
Le braccia nude come rami frondosi accarezzano il vento e le piccole dita ne rubano le voci. Ascolto rapita sul viso le carezze di mille instabili luci. La testa lontana La bocca dispersa anela oltre l’azzurro. I piedi radici nude. Monica Armillei
Continua a leggere >Lo scrittore e la moda della realtà
Lo scrittore e la moda della realtà – Ho scritto un romanzo. – Ah, benissimo. È una storia vera? – No. – Ok, non è un libro confessione. Sarà una autofiction, è una storia romanzata ma il lettore capirà che si parla di lei? – No. – È un romanzo storico, che tratta di vicende…
Continua a leggere >Chiara Francini. Il cielo stellato fa le fusa
Tra il nostalgico “c’era una volta” e l’arrendevole “tiriamo a campare” c’è l’audace e fantasioso azzardo dell’ “inventiamoci qualcosa di bello”. È così che, un po’ per gioco, un po’ per noia, sulle verdi e carezzevoli colline di Firenze, in un giorno di maggio, a villa Peyron nasce la brillante idea di organizzare un convegno…
Continua a leggere >90
Ti lasci condurre lassù dove tutto è chiaro fino ad essere luce. La carne coi sensi sfiniti decide per la pace. Pretende silenzio e santa armonia. Dimora del tempo, l’eterno. Monica Armillei
Continua a leggere >