Navigo per siti hard più per dovere che per piacere. Li frequento, infatti, in quanto giornalista e scrittrice interessata a indagare la tematica relazionale. Ammetto che mi capita raramente di trovare qualcosa che desti la mia attenzione e, dopo aver visionato ormai quasi tutte le categorie, noto come la qualità dei prodotti offerti sia diventata…
Continua a leggere >William Steig. Il dottor De Soto
“Le favole non servono a dirci che i draghi esistono. Le favole servono a ricordarci che i draghi si possono vincere”. G. K. Chesterton Il dottor De Soto è davvero uno degli albi più divertenti di William Steig, pubblicato da Rizzoli con la puntuale traduzione di Mara Pace (adattamento grafico di Federica Fontana che ne…
Continua a leggere >Aglaja Veteranyi. Perché il bambino cuoce nella polenta
“La felicità me l’ero immaginata diversamente.” Perché il bambino cuoce nella polenta è un breve romanzo scritto da Aglaja Veteranyi, scrittrice romena, e pubblicato da Keller Editore, con le consuete meravigliose copertine. Il titolo del romanzo richiama una favola che si conosce leggendolo, una favola che è parte integrante della vita della protagonista, una bambina…
Continua a leggere >Antonello Saiz presenta “Padania blues” di Nadia Busato
“Questo paese è un posto di merda: le stesse facce, le stesse case, le strade aride d’estate e fangose in tutte le altre stagioni, la puzza rancida del mosto a settembre, lo smog delle stufe fumose d’inverno, il fetore rancido del concime sui campi in primavera, l’olezzo delle acque di ristagno nei rigagnoli dei torrenti…
Continua a leggere >57
Sono furiosa come l’ impeto dell’onda quando imperversa la tempesta sul mare Poi scompaio nella pace assoluta che ricompone l’ordine tracciando il limite dell’orizzonte. Silenzio nel cuore. Seguo con lo sguardo le linee segnate dall’orgoglio della marea. Monica Armillei
Continua a leggere >Sono loro queste mani
Chi sono, questi, che scrivono di notte in luoghi che diventeranno poetici solo se un giorno avranno una scrivania dalla quale raccontare i loro inizi; che la notte prima di dormire immaginano cose che il mattino non trovano più e pensano: dovevo scriverle. Chi sono, questi con lo sguardo perso a immaginare forme, colori, file…
Continua a leggere >La stagnola
Aveva la rara capacità di trasformare un vestito in un pezzo di stoffa, una tazza di latte in yogurt e un discorso in una lite. “Prima che qualcosa vada storto, è meglio trovare un senso alle cose brutte che potrebbero capitarti, anche quando ti dovessero sembrare belle!” diceva a suo marito. “Io oggi non ho…
Continua a leggere >Salesman of stories
Talvolta si adescava in un sorriso. Non è che fosse raro, ma quando capitava era al venerdì. Una di quelle frasi che, guadagnando la conseguenza dell’innesco, sbilancia i motivi di una intenzione involontaria. E se capitava, tutto conciliava sul treno. Come le sue consuete Church’s stringate ai piedi. Di ritorno, verso casa. Per quella circostanza,…
Continua a leggere >Un gioco da ragazze di Alessandra Lazzarin
Ciò che maggiormente è legato al fantastico è l’umano. Specialmente da bambini, ci sono dei luoghi familiari che racchiudono in sé qualcosa di magico, che amplificano la nostra immaginazione. Di solito sono le case dei nonni, le loro credenze, i loro divani, i loro abbracci così caldi e allo stesso tempo fragili , che lasciano…
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Ti voglio come una cicatrice che non va più via. Luce chiara che prepara lo sguardo alla normalità del giorno dopo l’eccesso dell’alba. Oltre l’aurora. Tu sei il metronomo che scandisce il tempo dentro la musica. Monica Armillei
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