La prima volta che sono andato al cinema fu a Padova, era il 1965. Avevo poco più di tre anni e mamma e papà mi portarono a vedere Mary Poppins di Walt Disney. Da allora ci sarei tornato molte volte. Penso che non mi stancherò mai di andare al cinema. Dicono che il primo lungometraggio…
Continua a leggere >Antonello Saiz su Lev Tolstoj
L’emergenza legata al coronavirus e le conseguenti limitazioni alle attività, messe in atto dalle direttive regionali, hanno avuto una subitanea ripercussione sulla nostra attività di librai. In questa cronaca non potrò fare riferimento a incontri o presentazioni avvenuti in libreria, essendo stati tutti annullati. La totale soppressione ci ha fortemente danneggiato dal punto di vista…
Continua a leggere >Clinical party
In questo clima di psicosi collettiva da virus siamo diventati tutti un po’ esperti medici. Così, entrati in contatto con il lessico specifico del settore sanitario, ormai discutiamo tranquillamente di Amuchina e di come realizzarla in ambito domestico. Manco fossero dei piccoli chimici, alcuni hanno trasformato la cucina nel laboratorio della serie Breaking Bad tra…
Continua a leggere >Non è paura di morire
Non è paura di morire, perché non si muore, è più facile morire nel tentativo di non morire. Anche perché poi cosa vale questa vita, perché conservarla con tanto accanimento? Da una parte ci si prospetta un futuro uguale a noi stessi, tra ufficio e fatiche, dall’altra un isolamento nelle nostre quattro mura fra scorte…
Continua a leggere >29
Ti penso col cuore nudo le braccia stanche e la voglia di non andare più via. Ti sento come un pensiero che si fa parola per rinascere silenzio e tornare a gonfiarsi, vela arresa al respiro dell’aria. Ti leggo nelle vie da percorrere, perché in ciò che non è ancora compiuto tu sei profezia. Ti…
Continua a leggere >Le imprese calcistiche di Manoel dos Santos detto Garrincha
È un giorno di marzo del 1953 quando lo portano a Rio de Jainero per un provino col Botafogo. Ha fortuna, è inserito tra le riserve contro i titolari, gli dicono di giocare ala destra marcato dal più grande terzino dell’epoca, Nílton Santos. Non pare un giocatore credibile, nessuno dello staff tecnico che siede in…
Continua a leggere >Liberarsi dal superfluo
Le vecchie case di campagna, oramai in rovina, mi hanno sempre affascinato. Mi piace interrogare quelle mura sgretolate dal tempo, riconquistate dalla natura, ritinteggiate dal verde rampicante. Stanze dove ora dimorano alberi, con radici che sconquassano pavimenti che più non sono e in cui la luce piove dentro. Immagino le vite che furono in quei…
Continua a leggere >PAGANESIMO DEL NIENTE
Quante persone entrano in un letto? Lasciate stare le varie definizioni su piazze, singolo o matrimoniale; io non ho piazze e nemmeno matrimoni da mettere a letto. Se poi non considerassimo le persone corpi morti, ma esseri umani dotati di libero arbitrio, allora la questione si complica e inevitabilmente si creerebbero alcune categorie. C’è chi…
Continua a leggere >PER UN PUGNO DI PAROLE/2
Dopo una settimana di sosta, in una autoquarantena che mi sono imposto per miei pregressi e cronici che bene non si accoppierebbero col nuovo Corona, riprendo la mia protesta contro gli editori, soprattutto di poesia, regalando a voi lettori di Satisfiction le mie poesie. # 5 Ci vuole tanta pazienza nel perderti E poi tanto…
Continua a leggere >Low di Gherardo Bortolotti: l’epifania del tempo interstiziale
Esce proprio in questi giorni quello che forse si può ritenere l’evento editoriale di quest’anno: Low di Gherardo Bortolotti (Tic Edizioni, 208 pagine). Il libro riassume le sue opere precedenti, eccetto Storie del Pavimento, uscito sempre per Tic Edizioni nel 2018. Le raccolte, ormai introvabili, presenti in Low sono: Tecniche di basso livello (2009), Senza…
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